Con la notizia dell’arresto di Matteo Messina Denaro ad opera del ROS, in molti si stanno chiedendo chi sono i Carabinieri del Ros e di cosa si occupano.
Ecco dunque, cosa significa ROS e quando ha avuto origine.
Chi sono i Carabinieri del ROS: dall’origine ai giorni nostri
Per prima cosa, occorre chiarire il significato di ROS, si tratta, in poche parole dell’acronimo di Raggruppamento Operativo Speciale.
Le origini di questo speciale reparto risalgono al Nucleo speciale di polizia giudiziaria, il cosiddetto Nucleo Scintilla, creato nel maggio del 1974 dal generale dei carabinieri ed ex prefetto di Palermo Carlo Alberto Dalla Chiesa per contrastare il terrorismo interno e la lotta alla mafia.
Si trattava a quell’epoca, di un reparto formato da appena 40 carabinieri, che venivano scelti dal generale Dalla Chiesa per le indagini più critiche.
Gli uomini del Nucleo, oltre ad essere in prima linea durante le operazioni più complicate, agivano seguendo un innovativo metodo investigativo caratterizzato prevalentemente da un’attenta osservazione, pedinamenti e tramite l’acquisizione di intercettazioni con strumenti sempre più efficienti, mirati ad identificare i membri delle formazioni eversive e i loro contatti, fino a risalire progressivamente ai vertici.
Come è stato sottolineato dall’Arma dei Carabinieri, questo metodo, “contribuì agli inizi degli Anni ottanta alla disarticolazione dei più importanti gruppi terroristici attivi in Italia, quali le Brigate Rosse, Prima Linea, Nuclei Armati Rivoluzionari, venne, poi, adottato per il contrasto a qualsiasi forma di criminalità organizzata”.
Il ROS venne poi istituito formalmente il 3 dicembre 1990 tramite un decreto legge, convertito successivamente in legge nel 1991.
Il Raggruppamento Operativo Speciale nacque per contrastare la mafia, è operativo su tutto il territorio nazionale da oltre 30 anni con più di 1.000 componenti che fanno parte dell’arma dei carabinieri.
Successivamente, a partire dal 2012, all’interno del ROS è nato il reparto contro i crimini violenti e, dal 2015 il reparto di indagini telematiche.
Il ROS è articolato in una struttura centrale e una periferica, sotto il comando di un generale, Pasquale Angelosanto.
Ad oggi, alle dirette dipendenze del generale, operano quatti reparti, Antiterrorismo, Indagini tecniche, Indagini telematiche e Crimini violenti.
La struttura anticrimine periferica, invece, è composta da 8 Reparti, localizzati a Torino, Milano, Roma, Bari, Napoli, Catanzaro, Reggio Calabria e Palermo e 18 Sezioni Anticrimine, collocate in sede di Procure distrettuali Antimafia e Antiterrorismo, oltre a 3 Nuclei a Livorno, Nuoro e Foggia.
Di cosa si occupano i Carabinieri del ROS?
Il Raggruppamento Operativo Speciale si occupa, fondamentalmente, della lotta alla criminalità organizzata, traffico di armi, droga e sequestri di persona.
Inoltre, questo speciale Reparto dell’Arma dei Carabinieri supporta, al contempo, anche le attività di altri reparti.
Oltre ai militari dell’arma, fanno parte del ROS anche gli agenti di polizia giudiziaria specializzati in questo tipo di indagini e operazioni.
I Carabinieri del ROS agiscono prevalentemente tramite osservazioni, pedinamenti e intercettazioni, riuscendo ad ottenere con questa metodologia di indagine delle preziose informazioni da esponenti di spicco della criminalità organizzata.
Nella maggior parte dei casi, i ROS, non mostrano il loro volto, coperto quasi sempre da un passamontagna, così da evitare di essere riconosciuti e garantire la sicurezza per se stessi e per le loro famiglie.
Le operazioni più importanti del ROS
L’arresto di Matteo Messina Denaro è una delle operazioni del ROS più importanti ma non è l’unica.
In passato, infatti, e specialmente negli anni ’90, gli agenti speciali dei carabinieri hanno arrestato diverse personalità note nel mondo della criminalità organizzata, tra i quali, boss e latitanti di mafia, ‘ndrangheta e camorra.
Tra gli arresti più significativi ricordiamo quello di Totò Riina, leader di “Cosa Nostra”, arrestato il 15 gennaio 1993 dopo quasi 25 anni di latitanza, eseguito dall’unità Crimor guidata dal capitano Ultimo.
Gli altri capi delle più grandi associazioni mafiose presenti sul nostro territorio arrestati dal ROS sono: Paolo Di Lauro, boss della camorra e Giuseppe Morabito, uno dei boss più temuti della ‘ndrangheta.
Per quanto riguarda le indagini di notevole rilievocondotte dai ROS, possono essere citate “Crimine contro la ‘ndrangheta”, risalente al luglio 2010 e “Mondo di mezzo”, condotta a Roma tra il 2014 ed il 2015.
Ciò che contraddistingue questo speciale reparto è un efficace lavoro di squadra, come ha sottolineato il procuratore di Palermo Maurizio De Lucia, che ha affermato:
“Come sempre in questi casi è lavoro di squadra portato avanti dal Ros, un lavoro congiunto che viene da lontano per la ricerca del latitante: la polizia che ha chiuso degli spazi e i carabinieri che hanno portato a termine il lavoro. Una cosa di estrema importanza”.