In principio fiu Madeline Miller, insegnante liceale di latino e greco nei licei americani. Il suo romanzo d’esordio, “La canzone di Achille”, un retelling dell’Iliade di Omero vista dalla prospettiva di Patroclo, non ebbe all’inizio grande eco, ma poi, grazie ad un battage sui social, è letteralmente esploso portando la sua autrice a diventare un fenomeno sia in America che all’estero.
I Social Network come nuova frontiera
Ma il caso della Miller, oramai autrice affermata anche grazie al suo secondo romanzo “Circe” e alla resistenza de “La canzone di Achille” come autentico long seller, è ancora una sorta di “archeologia del libro social” perché pubblicizzato soprattutto sui social “classici” quali Facebook e Instagram. Oggi ci si muove soprattutto su altre piattaforme.
Abbiamo, su questo punto, un caso tutto italiano, quello di Erin Doom. Non fatevi ingannare dal nome, l’autrice esordiente è tutta italiana e “Erin Doom” è semplicemente il Nom de Plume di una ragazza di meno di 30 anni, che vive in Emilia Romagna ed è iuna studentessa di Giurisprudenza. E ‘ suo il libro più venduto del 2022. Si tratta de “Il Fabbricante di Lacrime”, che tratta di una storia d’amore.
Ma più ancora della trama ci interessa come è nato questo best seller, pubblicato in Italia da Salani ed ora in corso di traduzione nei principali Paesi occidentali e dell’Estremo Oriente, con un contratto della Colorado per una riduzione cinematografica.
Erin Doom ha cominciato scrivendo su Wattpad. Cos’é Wattpad? E’ un social network di “lettura sociale” natpo nel 2006 che riunisce una comunità di scrittori e lettori. Il genere più frequentato su Wattpad è quello della love story, ed è a questo genere che si rifà infatti “Il Fabbricante di Lacrime”. La condivisione dei lettori ha fatto sì che la storia venisse notata da una casa editrice come Salani.
E così si è arrivati alla ventiduesima edizione, ai contratti cinematografici e alle traduzioni. Ma anche dopo essere stata messa sotto contratto da una casa editrice ufficiale Erin Doom non ha smesso la sua tecnica di promozione: infatti nessuna presentazione nelle librerie fisiche, come accade ai narratori “old style”. Tutta la promoazione del libro è avvenuta tramite sociale, in particolare via Tik Tok. L’applicazione è oramai presa in considerazione anche da case editrici come Mondadori, che sui loro siti dedicano a Tik Tok.
Il primo caso di best seller nato su Tik Tok risale al 2016 e si tratta di “It Ends with Us” di Colleen Hoover. Come al solito tutto comincia Oltreoceano, ma poi si riverbera qui. Non è vero quindi che i giovani non leggano più: sono cambiati i canali da cui possono nascere i best seller, e non sono più quelli tradizionali. Per ora pare che la narrativa rosa la faccia da padrona, ma non è detto (anzi è molto probabile) che ben presto altri generi approdino su questi piattaforme.
Eugenia Tinghi