Messina Denaro 41 bis, ci siamo. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha firmato questa mattina il 41bis per Matteo Messina Denaro, il boss arrestato ieri dopo 30 anni di latitanza.
A renderlo noto e ufficializzarlo è l’Ansa con una nota ufficiale del ministero. Una notizia che già circolava nella giornata di ieri, ed era praticamente una formalità, ma adesso è nero su bianco ed è ufficiale, con tanto di timbro governativo.
L’ultimo boss mafioso e super latitante andato al 41 bis era stato Provenzano.
Messina Denaro 41 bis. La chemioterapia
Matteo Messina Denaro comincerà nelle prossime ore, all’interno del carcere di massima sicurezza Le Costarelle dell’Aquila nel quale è rinchiuso da oggi, la somministrazione della chemioterapia per curare il cancro contro il quale combatte da oltre un anno.
Nel momento in cui alla Asl provinciale dell’Aquila hanno avuto la certezza del trasferimento, è scattato il complesso protocollo: in queste ore si sta allestendo una stanza ad hoc all’interno dell’istituto di pena per sottoporre il boss mafioso, arrestato a Palermo dopo 30 anni di latitanza, alla chemioterapia.
Un carcere più che altro un covo di mafiosi
Le Costarelle dell’Aquila è una casa circondariale di tutto rispetto e dove non si scherza affatto. Non sarà per niente facile la vita di Matteo Messina Denaro.
Un carcere del tutto speciale, messo in piedi, dopo il terremoto, con l’obiettivo di garantire una struttura che non potesse consentire alcun contatto tra i detenuti. Perché i cosiddetti “gruppi di socialità“, composti da quattro persone appartenenti a gruppi criminali differenti, quindi mai due mafiosi, o due ‘ndranghetisti, o due camorristi.
Sempre le stesse persone si vedono solo per l’ora d’aria, ma non hanno alcuna possibilità di scambio con altri gruppi di detenuti. Tant’è che proprio qui è iniziata la collaborazione, ed è stato interrogato a lungo Gaspare Spatuzza, senza che alcuno degli altri “ospiti” si rendesse conto di quanto accadeva.