Ryan, il bimbo di 6 anni ferito e trovato in fin di vita nella casa dei nonni, non sarebbe vittima di maltrattamenti. A rivelarlo è la Procura di Ventimiglia. Tuttavia, gli inquirenti hanno scritto in una nota che “Non si escludono eventi antecedenti ai fatti del 19 dicembre”. Le indagini stanno cercando di fare luce su quanto accaduto il 19 dicembre scorso.
Attesa la testimonianza del bambino
Il piccolo Ryan, ricoverato per presunti maltrattamenti da parte del compagno della nonna, secondo la Procura di Ventimiglia non avrebbe ricevuto percosse.
Gli accertamenti finora effettuati relativi alle gravi lesioni riportate dal minore che hanno determinato il pericolo di vita non sembrano ricondurre a condotte volontarie di percosse o maltrattamenti
Si legge nella nota della Procura di Imperia.
Per capire come sono andati i fatti, bisognerà attendere la testimonianza del piccolo. Per ora le sue condizioni di salute sono migliorate, ma non sono ancora ottimali. Non appena il bambino sarà in grado di raccontare cosa gli è successo, gli inquirenti saranno in grado di costruire un quadro completo.
Gli unici due indagati sono i nonni
Il nonni del piccolo sono gli unici due iscritti al registro degli indagati per quanto accaduto al minore attualmente ricoverato a Genova. Inizialmente, il compagno della nonna avrebbe ammesso di aver percosso Ryan dopo un rimprovero. Tuttavia, tale versione è stata successivamente smentita di fronte ai microfoni dina trasmissione televisiva. In quell’occasione, l’uomo si era dichiarato innocente ed estraneo ai fatti.
Le condizioni del bimbo ferito a Ventimiglia
Fortunatamente Ryan non è più in pericolo di vita ed è attualmente ricoverato in un reparto pediatrico a Genova. Qui, è supportato tutti i giorni dai genitori e dai medici. Oltre al danno fisico, il piccolo sta affrontando un grande trauma psicologico in quanto sta soffrendo di incubi notturni relativi a quanto successo nel pomeriggio del 19 dicembre scorso.