A Bologna una studentessa di 20 anni sfugge ad una violenza sessuale. L’episodio è accaduto durante la notte tra Domenica 15 e Lunedì 16 Gennaio 2023 in via Guazzaloca, nel quartiere Mazzini della prima periferia del capoluogo emiliano.

La ragazza si stava accingendo ad attraversare uno stretto tunnel di sottopassaggio alla linea ferroviaria poco distante dal parco Lunetta Gamberini. Era poco dopo passata la mezzanotte e, sebbene sia una zona urbana residenziale, in quel punto di via Guazzaloca l’illuminazione è scarsa.

Nell’oscurità del tunnel si nascondeva un uomo che ha colto l’occasione per tendere un agguato alla malcapitata vittima. L’uomo, come ha testimoniato la studentessa, si è avvicinato a lei in modo minaccioso e l’avrebbe palpeggiata. La ragazza ha cercato di divincolarsi dall’aggressore ma questo le avrebbe puntato al collo un coltello attentando alla sua vita se si fosse opposta alla violenza.

Seppur terrorizzata la studentessa ha reagito ai soprusi e ha iniziato ad urlare, chiedendo disperatamente aiuto. Fortunatamente le grida hanno attirato l’attenzione di una passante, residente nella zona, che si è subito precipitata in soccorso della ragazza. Il malintenzionato si era già tirato giù i pantaloni ed era in procinto di violentare sessualmente la giovane, quando la donna corsa in suo aiuto l’ha affrontato. L’aggressore è quindi scappato e ha fatto perdere le sue tracce anche grazie alla scarsa illuminazione pubblica della zona.

Solo il tempestivo intervento di questa passante ha impedito che la ragazza fosse abusata sessualmente.

Bologna studentessa sfugge ad una violenza sessuale: vittima condotta al Pronto Soccorso

La giovane ha immediatamente allertato le forze dell’ordine che sono in poco tempo giunte sul luogo della tentata violenza sessuale. I Carabinieri hanno quindi documentato l’accaduto grazie alla deposizione della vittima e la testimonianza del suo salvatore.

La studentessa è stata quindi scortata dagli agenti presso il Pronto Soccorso per accertamenti medici. Fortunatamente la ragazza non ha subito ferite gravi così come è stata esclusa la violenza sessuale, anche se è rimasta profondamente scioccata dalla vicenda, e, dopo i controlli medici ed un confronto di supporto psicologico, la giovane è stata dimessa.

Con i dettagli illustrati dalla vittima, i militari dell’Arma stanno ora cercando di risalire all’identità del violentatore. L’uomo è indiziato di minaccia ed aggressione aggravata con l’utilizzo di un’arma e tentata violenza sessuale.

A tal proposito verranno acquisite le immagini di videosorveglianza del quartiere e poste in prossimità della fermata ferroviaria Bologna Mazzini. Non è stato divulgato se la vittima, nonostante fosse in preda al panico, sia riuscita a carpire dettagli utili all’indagine come ad esempio una descrizione somatica dell’aggressore o la sua presunta nazionalità.

L’ultimo episodio di una lunga lista di aggressioni e tentate violenze

Purtroppo questo non è un episodio isolato nella periferia bolognese. In questo caso la vittima ha avuto la fortuna di essere prontamente aiutata da una passante che ha messo in fuga il suo violentatore prima che completasse l’abuso. Solo lo scorso Novembre un’altra ragazza 20enne era stata palpeggiata in strada mentre a fine Settembre in via Riva Reno un violentatore aveva cercato di abusare una giovane strappandole i vestiti.

Ad Agosto una turista finlandese aveva denunciato di essere stata violentata in zona Largo Respighi: gli accertamenti medici avevano confermato gli abusi perpetrati da più di un violentatore.

Matteo di Benedetto e Valeria Gamberini, rispettivamente consigliere comunale e la rappresentante locale della Lega, in un comunicato, hanno posto particolare attenzione sull’azione che l’amministrazione comunale deve mettere in campo per contrastare il degrado di queste zone.

“È una logica conseguenza dell’abbandono da parte della sinistra di questo parco che va avanti da troppo tempo. Nonostante i continui episodi, il Comune continua a non intervenire: è inaccettabile. Servono maggiore illuminazione e un presidio fisso della polizia locale. Qui vivono e passano famiglie con bambini piccoli, anziani, ragazzi e ragazze. Deve rimanere un parco della comunità, non possiamo cedere di fronte alla violenza. L’amministrazione deve fare la sua parte per garantire un presidio efficace del territorio. È assurdo che continuino a non fare nulla nonostante il continuo ripetersi di episodi come questo”.