Mondo del cinema in lutto, quest’oggi lunedì 16 gennaio si è spenta Gina Lollobrigida, soprannominata “Bersagliera” e Fata Turchina”: Mara Venier ha voluto ricordare l’attrice nata a Subiaco nel 1927.

Proprio alla conduttrice, Gina Lollobrigida aveva rilasciato un’ultima intervista, la più dolorosa, nel novembre del 2021 a Domenica In: Quella volta l’ho trovata meno combattiva, quasi rassegnata a quello che le stava succedendo. Le dirò, quel giorno ho avuto una brutta sensazione, come se si stesse lasciando andare“. La diva era considerata già da tempo, fuori controllo dal figlio Andrea Milko Skofic, avuto dal matrimonio con Milko Skofic, e isolata dalla sua stessa famiglia, a cui chiedeva, piangendo, il diritto a “morire in pace“.

Gina Lollobrigia, Mara Venier racconta la bella amicizia

Ecco il racconto di Mara Venier sul bel rapporto che era nato tra loro due: “Avevamo una bella amicizia, aldilà delle ospitate in TV, per cui mi faceva piacere invitarla in studio. A Domenica In ho cercato sempre di darle spazio e farla sfogare, anche nei momenti più difficili e pesanti. C’era una grande fiducia“. La donna infatti era stata lasciata sola dalle persone a lei più vicine, dopo aver accolto come un figlio, Andrea Piazzolla, suo assistente e tuttofare.

Mara Venier non ricorda precisamente come abbia conosciuto Gina Lollobrigida: “Sa che non me lo ricordo? Sarà stato venti, venticinque anni fa. Forse attraverso Renzo (Arbore, ndr) o Jerry (Calà, ndr). Ricordo che aveva un problema di qualche genere con le sculture, quelle che faceva lei. Era molto amareggiata. Poi è venuta al mio matrimonio: avevamo un rapporto di grande confidenza e amicizia. Di una cosa sono sicura: ha vissuto male i suoi ultimi anni“.

Mara Venier e Gina Lollobrigida durante la trasmissione televisiva in onda su Rai UnoDomenica In”, Roma 22 settembre 2019. ANSA/FABIO FRUSTACI

Gina Lollobrigida e la sofferenza degli ultimi anni

In seguito ha spiegato i motivi per cui gli ultimi anni non sarebbero stati facili: “Con tutto quello che le è successo, sfiderei chiunque a restare felice. In quell’ultima intervista mi disse: “Io ho il diritto di morire in pace”. E credo avesse ragione. Doveva avere la libertà di vivere come voleva. Ogni donna, a qualsiasi età, dovrebbe poter fare come le pare. Figuriamoci se a 90 anni non aveva il diritto di farlo, Gina Lollobrigida. E invece le è stato impedito“.

I parenti di Luigia hanno spesso contestato il rapporto con Andrea Piazzolla. Secondo loro quest’ultimo aveva approfittato del patrimonio dell’attrice. In merito alla questione, nella puntata della trasmissione era intervenuto anche l’avvocato della Lollo, Antonio Ingroia: “Guardi, io so solo che quando la vedevo insieme ad Andrea, mi sembrava che tra i due ci fosse un legame fortissimo, autentico e sincero. E reciproco. Gina era felice che ci fosse lui nella sua vita. Sono stata testimone di tanti loro momenti insieme, tante cene: lei stravedeva per lui e lui per lei. Ne sono certa“.

Mara Venier e Gina Lollobrigida durante la trasmissione televisiva in onda su Rai UnoDomenica In”, Roma 22 settembre 2019. ANSA/FABIO FRUSTACI

Mara Venier, il toccante racconto di Luigia

Tuttavia, la Venier porta con sé anche dei ricordi belli su Gina Lollobrigida: “Certo, a volte era ancora piena di vita e di gioia di vivere. Mi fa ancora sorridere quando mi racconta la storia del suo tentato matrimonio con lo spagnolo (Francisco Javier Rigau, ndr). Mi aveva invitata, era felicissima. Doveva sposarsi a New York. Mi sono trovata il vestito, avevo comprato il biglietto. Niente. Mi chiama e mi fa: “Ferma, non venì più perché questo qua non me lo sposo“. Così, in romanesco, sincera. Mi mortificai, pensai subito che fosse stato lui a lasciarla. Ci stava, tutto sommato, poteva essere. E invece no, era il contrario. “Nun t’amareggià”, mi disse. Ogni volta che ce lo ricordavamo, e capitava spesso, ridevamo come due pazze. Si immagina? Avevano già spedito gli inviti, a quella festa doveva venire mezzo mondo, pure Bill Clinton era in lista“.

Mara Venier ha parlato di come era Gina nel privato, come amica: “La nostra era una gran bella amicizia, ovviamente io ero affascinata dai suoi racconti, amavo la sua vita. Eppure lei parlava raramente dei suoi successi, con me si apriva soprattutto sui grandi dolori. Non parlava delle avventure fantastiche con Sean Connery, dell’America. Parlava più spesso della violenza che aveva subito da ragazza, ancora un grande dolore. E aveva esorcizzato questa vita complicata, con tutti i suoi amori infelici, attraverso la fotografia e l’arte”.

Pensieri tristi, ma anche molto belli: “Quando le chiesi, tra tutti gli uomini che aveva baciato al cinema, chi fosse quello che le aveva fatto girare la testa. E lei rispose, senza esitare: il bacio più bello l’ho dato a Yul Brynner“.