Phubbing significato. Il cellulare è diventato uno strumento fondamentale nella vita di tutti i giorni: dalla comunicazione, fino al lavoro e all’informazione, i nostri dispositivi mobili diventano protagonisti di molte parti della nostra vita, aiutandoci a svolgere molti compiti con facilità e rendendo più forti dei legami che, talvolta, avrebbero difficoltà a mantenersi.
Ma, proprio come il cellulare e i social possono rendere la comunicazione più semplice e hanno il potere di legare persone fisicamente lontane, questa stessa tecnologia può svelarsi insidiosa e capace di minare alle relazioni di tutti i giorni.
Com’è possibile? E’ a causa del fenomeno del phubbing, parola che indica l’azione incontrollata, per la quale una persona, mentre trascorre del tempo con un’altra, che le si trova vicina, tende a consultare il suo cellulare o a scrollare la home dei social.
Secondo uno studio dell’Università del Kent, il fenomeno del phubbing peggiorerebbe notevolmente i rapporti umani e la relazione tra due persone.
Scopriamo meglio che cos’è e di che si tratta.
Phubbing significato e definizione della parola
Phubbing significato. La parola phubbing è di nuovo conio: la sua origine è legata alla crasi di due parole inglesi, phone (telefono) e snubbing (snobbare). Viene per la prima volta introdotta nel 2012, durante una campagna indirizzata a pubblicizzare il Macquarie Dictionary.
Il processo di nascita della parola per la campagna del dizionario è stata documentata tramite un video pubblicato su Youtube, dove viene spiegato il significato della parola e il modo in cui è stata coniata.
Attualmente, la parola phubbing è presente nell’Oxford English Dictionary, dove è stata introdotta per la prima volta nel 2016.
Come abbiamo già spiegato, l’azione del phubbing indica il continuo controllo del cellulare e dei social media, mentre una persona si trova a contatto con qualcun altro.
Phubbing esempi in cui succede
Phubbing significato. Viene praticato regolarmente, nei più diversi ambiti. Si tratta di un’abitudine sempre più diffusa, che non sempre rientra nel preoccupante o nel patologico. La stessa Università del Kent, che ha sostenuto uno studio al riguardo, ha mostrato ai partecipanti ai loro esperimenti delle situazioni diverse, in cui il phubbing poteva anche essere moderato.
Si tratta di osservare il cellulare, mentre si è a cena con gli amici o mentre si è in giro con qualcuno. Potrebbe trattarsi di una scrollata, quando si è col partner, o di uno sguardo alla notifica appena arrivata, nel momento in cui la persona vicina sta parlando.
Anche fotografare i piatti al ristorante, prima di mangiarli, per poterli postare sui social è stata considerata un’azione legata al fenomeno del phubbing.
Le soluzioni e i pareri degli esperti
Luca Pancani, psicologo sociale, parla in questo modo del phubbing, spiegando che è un vero e proprio fenomeno di astrazione dal contesto sociale in cui ci si trova:
“Il fenomeno […] si caratterizza a tutti gli effetti come forma di esclusione sociale, in particolare di ostracismo: ci si percepisce invisibili e inesistenti in un dato contesto […] l’ubiquità dello smartphone fa sì che questo fenomeno possa essere agito da chiunque e in qualsiasi momento, accrescendo la possibilità di conseguenze negative per chi lo subisce. Ciò assume un’importanza ancora maggiore nella relazione genitori-figli, in cui lo stile parentale e la responsività alle richieste dei figli rivestono un ruolo cruciale nello sviluppo adolescenziale.”
Quali sono, allora, le soluzioni per il phubbing?
Sicuramente, la consapevolezza di dover riscoprire l’importanza dei momenti al di fuori della vita virtuale e stabilire un rapporto più sano con la vita online.
Bisogna anche pensare che il phubbing continuo può portare anche ad alcuni disegi fisici, quali disturbi alla vista, tendinita ed emicranie.
Si può, allora, tenere conto dell’uso che si fa del proprio smartphone e anche silenziare le notifiche dei social, quando si è in compagnia di qualcuno.