Esame di Stato 2023 conclusivo del secondo ciclo di istruzione: nella giornata di venerdì 30 dicembre 2022 il Ministero dell’istruzione e del merito – Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione ha pubblicato una nota informativa con le informazioni sintetiche per quanto riguarda il suo svolgimento.
Negli ultimi tre anni la scuola ha subito gli effetti della pandemia da Covid-19 dovendo porvi rimedio o contrastandola mediante l’apporto di alcune modifiche comportamentali e strutturali.
Tra queste modifiche il Ministero dell’istruzione e del merito ha dovuto modificare le modalità di svolgimento dell’Esame di Stato, il quale rappresenta un “passaggio sostanziale e simbolico nel processo di costruzione del proprio progetto di vita” e “momento finale dell’intera esperienza scolastica, in cui esprimere le conoscenze, le abilità e le competenze sviluppate nei percorsi formativi”.
Al termine della situazione emergenziale, dunque, il Ministero comunica con la presente circolare il ritorno alle modalità di svolgimento dell’Esame di Stato precedenti rispetto allo scoppio della pandemia da Covid-19. Di seguito tutte le informazioni che lo riguardano.
Esame di Stato 2023: prove scritte, orale, voto e commissioni
L’Esame di Stato 2023 tornerà ad essere svolto nelle modalità previste dalle disposizioni normative vigenti, ad eccezione dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO).
Questi ultimi, a causa delle difficoltà nello svolgimento delle attività, potrebbero avere le regole vigenti durante la pandemia da Covid-19.
Resta invariata la valenza delle prove INVALSI quale requisito di ammissione all’Esame di Stato 2023, ma che comunque non inciderà sul voto finale.
L’esame sarà costituito da due prove scritte ed un colloquio orale.
La prima prova scritta sarà volta all’accertamento della padronanza della lingua italiana, delle capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti.
La durata massima sarà di 6 ore e i candidati potranno scegliere tra diverse tipologie e tematiche. In particolare, saranno proposte sette tracce che riguarderanno i seguenti ambiti:
- artistico;
- letterario;
- storico;
- filosofico;
- scientifico;
- tecnologico;
- economico;
- sociale.
La seconda prova scritta, invece, verterà su una o più materie relative al corso di studio del candidato. Mediante un apposito decreto ministeriale che sarà pubblicato entro la fine del mese di gennaio 2023, saranno comunicate le discipline oggetto della seconda prova.
In alcuni casi particolari, però, ovvero per le sezioni ESABAC, ESABAC techno ad opzione internazionale, per le scuole della Valle d’Aosta, della Provincia autonoma di Bolzano e per le scuole con lingua d’insegnamento slovena, sarà prevista anche una terza prova scritta.
Dopodiché, si sosterrà il colloquio orale, che sarà multi e interdisciplinare e sarà diretto a:
- la valutazione della capacità dello studente di cogliere i nessi tra i diversi saperi collegandoli opportunamente tra loro;
- accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale.
Sarà richiesto al candidato di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti, problemi per verificare l’acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline.
Sarà valutata la capacità dello studente di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle per argomentare in maniera critica e personale, anche mediante l’utilizzo della lingua straniera.
Durante il colloquio il candidato dovrà esporre con una breve relazione e/o un elaborato multimediale l’esperienza di alternanza scuola-lavoro svolta.
Al termine dello svolgimento di tutte le prove d’esame la commissione esaminatrice provvederà ad effettuare la valutazione finale.
Quest’ultima vede la possibilità di dare un massimo di 100 punti a ciascun candidato, i quali saranno divisi come segue:
- massimo 40 punti per i crediti scolastici;
- massimo 20 punti per la prima prova scritta;
- massimo 20 punti per la seconda prova scritta;
- massimo 20 punti per il colloquio orale.
Il punteggio minimo per superare l’Esame di Stato 2023 è di sessanta centesimi (60/100).
Anche la composizione delle commissioni d’esame torneranno all’assetto precedente allo scoppio della pandemia e saranno formate da:
- un presidente esterno;
- tre membri interni;
- tre membri esterni.