Londra poliziotto confessa stupri. La notizia scioccante, risalente solo a qualche ora fa nel cuore della capitale britannica. Scabrosi i risvolti, le confessioni di un poliziotto addetto alle scorte a Londra sulle decine di violenze che sono cominciate nei primi anni 2000.

Londra poliziotto confessa stupri: 43 reati e non solo

Il suo nome è David Carrick, ha 48 anni. Le confessioni in tribunale raccontano abusi che vanno avanti da anni: a partire dai primi 2000. L’arresto è scattato nell’ottobre 2021, con conseguente sospensione del servizio. Adesso arrivano le ammissioni, le parole effettive del colpevole.

Un incarico ai piani alti, quello di David Carrick. Lavorava come agente di polizia ed era in servizio presso l’unità armata in difesa e protezione di diplomatici stranieri e parlamentari.

La notizia lascia tutti sotto shock. Sono ben 14 i capi d’accusa di stupro ammessi da Carrick, insieme a tanti altri tipi di reati sessuali. Si arriva a coprire un periodo di tempo lungo quasi vent’anni.

Si dichiara colpevole di quattro accuse di stupro, di falsa detenzione e aggressione indecente nei confronti di una donna di 40 anni nel 2003.

L’anno scorso, a dicembre, durante un’udienza, ha ammesso ben 43 reati. Un periodo lungo e scioccante: 16 anni, fino al settembre 2020 in cui si è macchiato di 20 stupri, 11 donne.

La Metropolitan Police, corpo di polizia nel quale Carrick ha prestato servizio per anni, ha avanzato le scuse nei confronti delle vittime. Dalle indagini infatti, è emerso che proprio la polizia non ignorava i fatti commessi da Carrick, le diverse accuse di moelstia, stupro e violenze domestiche.

Eppure, Carrick non aveva dovuto scontare nessun procedimento disciplinare interno o affrontare una sanzione a livello penale dopo quanto si è saputo sul suo conto.

Londra poliziotto confessa stupri, aumentano i controlli

Ad oggi, sono notevolmente aumentate le sorveglianze indirizzate alla condotta degli agenti del corpo di polizia.
Conseguentemente al caso di stupro e all’omicidio di una giovane donna nel sud di Londra, avvenuto durante il mese di marzo 2021, i controlli e la sicurezza all’interno della Metropolitan Police hanno mantenuto una stretta decisamente più rigida e salda.

Si tratta del poliziotto Wayne Couzens, in servizio per la squadra di protezione diplomaica della Met. E’ stato condannato all’ergastolo per aver rapito, violentato e strangolato la 33enne Sarah Everard.

Couzens aveva fermato la vittima accusandola di non aver rispettato le regole relative all’isolamento sul coronavirus, prima di violentarla e ucciderla. Adesso sta scontando la sua pena a vita in carcere.

Le parole del sindaco: “nauseato e inorridito”

Sono state tante le accuse e le critiche per mancanza di sorveglianza, sicurezza e controllo in polizia a Londra. A commentare i vari eventi, il sindaco di Londra Sadiq Khan. Il suo ufficio è sovrintende alle attività di polizia in città.

Si è definito “nauseato e inorridito” una volta appreso quanto avesse commesso Carrick.

“I londinesi saranno giustamente scioccati dal fatto che quest’uomo abbia potuto lavorare per la Met per così tanto tempo e devono essere date risposte a domande serie su come abbia potuto abusare della sua posizione di ufficiale in questo modo orrendo”, ha proseguito così il suo discorso.

Secondo gli investigatori Carrick attirava le vittime sfruttando la sua posizione sociale di ufficiale della polizia, ottenendone la fiducia. App di incontri online e vari eventi pubblici hanno fatto da sfondo a cattive intenzioni. Carrik ha sottoposto decine e decine di donne ad aggressioni, controlli coercitivi e trattamenti degradanti.

A parlarne poi, è stato l’ispettore capo Iain Moor dell’unità di criminalità organizzata di Bedfordshire, Cambridgeshire e Hertfordshire:

“È incredibile pensare che questi reati possano essere stati commessi da un ufficiale di polizia in servizio”.