Fenomeno della denatalità. Negli ultimi anni, i tassi di natalità in Italia ed Europa sono in declino, e ciò ha portato all’emergere del fenomeno della denatalità. Tale fenomeno, che consiste nella riduzione dei tassi di fertilità, ha conseguenze su vari aspetti delle società, come la salute, l’economia e le politiche sociali. In Italia, la natalità si è ridotta del 48,3% nel periodo 1960-2020, con una diminuzione degli indicatori di fertilità da 2,4 a 1,24 bambini per donna. Nel 2020, si è registrato un calo dei nati vivi del 3,6% rispetto al 2019. Nello stesso anno, sono stati contati 404.832 nati, il numero più basso dal 1861.
Inoltre, i dati della Commissione europea indicano che la natalità è in calo anche nella maggior parte degli Stati membri dell’Unione europea. Nel 2020, la media dei tassi di fertilità in Europa è stata pari a 1,5 bambini per donna. Tale numero rappresenta una diminuzione rispetto ai tassi di natalità degli anni precedenti, e un aumento rispetto al minimo storico di 1,4 bambini per donna registrato nel 2013.
Fenomeno della denatalità, i dati
Sebbene non esista una causa unica per spiegare il fenomeno della denatalità, le ricerche hanno mostrato che sono presenti alcuni fattori che possono influenzarne l’incidenza. Una delle cause principali della denatalità è la crescita dell’età media delle donne alla prima maternità. In Italia, l’età media è aumentata da 28,3 anni nel 2006 a 32,2 anni nel 2020. Ciò è dovuto al fatto che le donne stanno scegliendo di rimandare la gravidanza per motivi come l’istruzione, la carriera e la libertà personale.
Inoltre, anche la mancanza di politiche sociali adeguate incentrate sulla famiglia e la maternità può contribuire alla denatalità. Un esempio è rappresentato da una mancanza di sostegno economico per le famiglie con figli, come ad esempio l’assenza di sussidi di maternità o di assegni per i figli. Questo può dissuadere le famiglie dall’avere figli, poiché non possono permettersi di pagare le spese connesse alla maternità o alla cura dei bambini.
Inoltre, le preoccupazioni economiche in generale possono influire negativamente sui tassi di natalità. In tempi di crisi economica, le famiglie possono sentirsi più titubanti nell’avere figli, poiché non possono permettersi di sostenere le spese connesse. Le conseguenze della denatalità in Italia ed Europa possono essere molteplici. La prima è una diminuzione della popolazione. Questo può avere un impatto negativo sull’economia, poiché ci saranno meno lavoratori attivi in grado di contribuire alla produzione di beni e servizi. Ciò può portare a un calo della produttività e della crescita.
Inoltre, la denatalità può avere un impatto anche sulla salute della popolazione. Con una popolazione in diminuzione, ci saranno meno persone disponibili a fornire assistenza agli anziani e meno entrate fiscali per sostenere le spese sanitarie. Ciò potrebbe portare a un aumento dei costi per i servizi sanitari, con conseguenze negative sul benessere della popolazione. Infine, la denatalità può influenzare anche la politica sociale. Con un calo della natalità, ci sarà meno domanda di servizi per bambini e famiglie. Ciò può portare a una diminuzione dei finanziamenti per i servizi di assistenza sociale, con conseguenze negative sui diritti e sul benessere dei bambini.
Per affrontare il problema della denatalità, è necessario intraprendere azioni mirate. In primo luogo, è necessario migliorare le politiche sociali incentrate sulla famiglia e la maternità, come ad esempio sussidi di maternità, assegni per i figli e servizi di assistenza all’infanzia. In secondo luogo, è necessario fornire sostegno economico alle famiglie con figli, in modo da ridurre le preoccupazioni economiche legate alla maternità. Inoltre, è necessario incoraggiare le donne a rimandare la gravidanza al fine di aumentare la fertilità.
Massimiliano Valentini