Giornata mondiale della pizza 2023: si celebra ogni anno il 17 gennaio con tante iniziative online e non, eventi e ricette innovative. E’ uno dei cibi preferiti dagli italiani ma amata anche in tutto il mondo, la pizza ha tantissime varianti ed è considerato insieme alla pasta, il piatto simbolo dell’Italia.
Giornata mondiale della pizza 2023
Giornata mondiale della pizza 2023: ogni anno viene celebrata il 17 gennaio e sono tantissime le iniziative anche da parte dei ristoratori e delle pizzerie che vengono proposte proprio per festeggiare questa giornata dedicata al cibo italiano per eccellenza. Se si pensa alla pizza viene subito in mente quella per antonomasia che può essere considerata la Margherita, una pizza molto semplice quanto gustosa realizzata con solo pomodoro, mozzarella, basilisco e un filo d’olio. La leggenda narra che venne realizzata in onore della Regina d’Italia, Margherita di Savoia, dal cuoco Raffaele Esposito della Pizzeria Brandi nel giugno 1889: ciò in realtà sarebbe un falso storico, ma il fascino di questa leggenda rimane inossidabile ed è così tramandato negli anni.
Pizza romana o napoletana?
Tra i veri amanti della pizza ricorre molto spesso questo interrogativo: è meglio la pizza romana o quella napoletana? Quali sono le differenze? La pizza romana è conosciuta anche come “pizza romana scrocchiarella”, una delle sue principali caratteristiche, infatti, è proprio la friabilità della pasta ed è la pizza più diffusa in Italia, nonostante non sia sempre così riconoscibile: nel corso del tempo e con la sua diffusione su scala nazionale ha perso purtroppo molte delle sue caratteristiche basilari anche se fortunatamente negli ultimi anni nella Capitale si sta lavorando molto per ridare alla pizza romana le sue caratteristiche originali attraverso molte pizzerie che stanno nascendo proprio con l’intento di ridare valore alla tradizione antica di un tempo. La pizza romana è caratterizzata da una pasta sottile e croccante, il bordo basso e friabile, l’impasto preparato con farina di grano tenero, acqua, lievito, sale e olio d’oliva; solitamente viene stesa con un mattarello anche se molte pizzerie sono solite stenderla a mano e la sua cottura è più lunga così che il forno posta asciugare l’impasto e renderlo croccante. La pizza napoletana è rivendicata in tutto il mondo dai partenopei come la pizza per eccellenza tanto che nel 2017 l’arte dei pizzaioli napoletani è diventata Patrimonio dell’Umanità. Molto diversa rispetto la sua versione romana ma lo stesso buonissima, la pizza napoletana differisce da quella originaria della Capitale per una serie di aspetti: la sua pasta è morbida, il bordo, che incorpora aria durante la lavorazione, è alto e morbido e prende il nome di cornicione che in molte varianti viene anche farcito con della ricotta rendendola molto più pesante ma gustosissima, l’impasto è preparato solo con acqua, farina, lievito e sale e nessun tipo di grasso come olio o strutto e la sua cottura rigorosamente nel forno a legna è velocissima: circa 50 o 90 secondi. Di quest’ultima sono molte le varianti rese celebri dallo street food, non a caso in Campania è solito incontrare pizzerie che propongono pizze non al taglio come avviene a Roma ma a versione “portafoglio” o “libretto”, pizze fritte untissime e buonissime da gustare mentre si passeggia.