Caro Benzina esposto Codacons. Oggi l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, ha svolto ispezioni nelle sedi delle società Eni Spa, Esso Italiana Srl, Italiana Petroli Spa, Kuwait Petroleum Italia Spa e Tamoil Italia Spa. La documentazione e i dati trasmessi dalla GdF farebbero emergere da parte delle compagnie petrolifere condotte riconducibili alla omessa diligenza sui controlli rispetto alla rete dei distributori, in violazione dell’art. 20 del Codice del Consumo.
I procedimenti, informa una nota, sono stati avviati anche sulla base della documentazione tempestivamente fornita dalla Guardia di Finanza in merito alle infrazioni accertate sui prezzi dei carburanti praticati da oltre mille pompe di benzina (marchio ENI 376, marchio ESSO 40, marchio IP 383, marchio Kuwait 175, marchio TAMOIL 48) distribuite su tutto il territorio nazionale.
In numerosi casi è risultata difformità tra il prezzo pubblicizzato e quello più alto in realtà applicato; in altri è stata riscontrata l’omessa esposizione del prezzo praticato, ovvero l’omessa comunicazione al portale “Osservaprezzi Carburanti”, utile al consumatore per trovare la pompa con il prezzo più basso.
Caro benzina, l’esposto del Codacons
Sull’indagine dell’Antitrust sui prezzi della benzina interviene il Codacons, associazione dei consumatori che ha presentato un esposto lo scorso 10 gennaio. Una istruttoria, spiega l’associazione, che rafforza tutti i nostri dubbi sulle anomalie dei listini dei carburanti alla pompa, e che sarà utile a verificare l’esistenza di possibili irregolarità a danno dei consumatori.
“Siamo lieti che l’Antitrust abbia accolto la nostra denuncia – spiega il presidente Carlo Rienzi – Il dibattito sui prezzi della benzina che ha tenuto banco negli ultimi giorni è nato proprio dalle denunce del Codacons, unica associazione in Italia ad aver presentato una serie di esposti a Procure, GdF e Antitrust tesi proprio ad accertare l’esistenza di condotte illecite sul fronte dei listini praticati agli automobilisti”.
“Attendiamo ora gli esiti dell’indagine dell’Autorità e, se saranno accertate irregolarità a danno dei consumatori, siamo pronti ad avviare le azioni legali del caso a tutela degli utenti danneggiati” – conclude Rienzi.