TRANI OMICIDIO SUICIDIO – Nella serata di domenica 15 gennaio 2023, è stata fatta una tragica scoperta. C’è stato un omicidio-suicidio all’interno di una abitazione rurale in strada vicinale S. Lucia, nei pressi di via Duchessa d’Andria. La tragedia è stata consumata nelle campagne tranesi, nella periferia della BAT (Barletta-Andria-Trani).

Un uomo di 52 anni ha ucciso la moglie di 45 e poi si è tolto la vita. Sono queste le prime notizie frammentarie giunte ai media. La zona è stata completamente interdetta ed è presidiata dai Carabinieri, a cui è stata affidata l’indagine. L’allarme sembrerebbe sia stato dato dalla giovane figlia della coppia, che non riuscendo a contattare i genitori, ha fatto rientro in casa trovando i due senza vita. In seguito ha allertato le Forze dell’Ordine. Non è chiaro in realtà, se a mettere in allarme sia stata la discendente, o se si tratti di una ragazza che avrebbe dovuto arrivare dalla moglie vittima di femminicidio.

Trani omicidio suicidio, ecco chi erano marito e moglie

TRANI OMICIDIO SUICIDIO – La donna è stata colpita alle spalle con una serie di fendenti. Il marito l’avrebbe colpita da dietro con quattro o cinque colpi. Si tratta di Massimo Petrelli, che all’interno della propria casa, ha lasciato esanime la moglie di 44 anni Teresa Di Tondo. Quest’ultima svolgeva la professione di educatrice in una cooperativa di assistenza sociale. Secondo quanto si apprende, una volta commesso l’omicidio, l’uomo sarebbe poi uscito dalle villetta di via S. Lucia per togliersi la vita. Sua moglie è morta accoltellata da numerose ferite di arma da taglio, mentre lui impiccato nel giardino. I due erano sposati e avevano una figlia adolescente. Petrelli lavorava in una ditta per la lavorazione di marmi.

Non è chiaro da cosa sia scaturito il delitto e quali siano state le cause a innescare la lite tra i due. Ai fini della ricostruzione, sono stati sentiti sia i familiari che gli amici della coppia.

Adesso i Carabinieri stanno indagando su un omicidio-suicidio. Sul luogo è intervenuto anche il magistrato di turno, la Dottoressa Roberta Moramarco, dopo la richiesta di aiuto da parte di una ragazza che doveva raggiungere Teresa Di Tondo o di quella che potrebbe essere la figlia dei due morti.

Il fatto ha sconvolto l’intera comunità cittadina. Come già detto, la donna era conosciuta per il suo impegno nel sociale, nelle scuole con il servizio di assistenza specialistica ed era molto benvoluta.

I militari hanno effettuato un sopralluogo nella parte esterna della villetta per cercare sia l’arma del delitto, sia altri indizi utili alle indagini.

Giovanna Frino, un’altra vittima di femminicidio, a Cerignola

Neanche un mese fa, a Cerignola, nel Foggiano, si era verificato un altro femminicidio. L’anno 2022, come anche i precedenti, si è concluso nel peggiore dei modi sotto questo punto di vista. Sono tante le storie e i volti delle donne vittime della violenza solo perché donne e il fenomeno non si accinge a diminuire.

La stessa atroce fine è accaduta a Giovanna Frino, 44enne originaria di Cerignola. La Frino voleva lasciare il marito e tornare dai suoi genitori, a Cerignola appunto. La comunità di Apricena, che è la cittadina in cui la donna viveva con il marito e le tre figlie, è rimasta completamente attonita.

L’omicida è il marito Angelo di Lella. Sembrava che i due fossero in crisi da tempo ed erano anche in tanti a saperlo. Dalle indagini sull’omicidio della donna sono emersi continui litigi di coppia, come riferito dai diversi elementi che hanno ricostruito gli ultimi giorni di Giovanna. Quest’ultima aveva il desiderio di lasciare l’uomo, per tornare dai familiari. Sembra inoltre che la coppia fosse, tra le altre cose, in difficoltà economica. Infatti lavorava in un bar per arrotondare, mentre il marito è impiegato saltuariamente in una società di trasporti. Di Lella non si rassegnava all’idea che la loro relazione potesse finire.

Nel momento in cui la moglie giaceva morta sul pavimento, l’assassino usciva sul balcone a chiedere aiuto, al momento dell’arresto. Giovanna è stata freddata con due colpi di pistola al torace, davanti alla figlia diciassettenne.

Angela Frino, sorella della vittima, aveva scritto un amaro post sui social per far riflettere chi circondava Giovanna: “Mi rivolgo a tutte quelle persone che sentivano ogni volta le litigate di mia sorella con quel mostro …invece di farvi i fatti vostri ,bastava una chiamata ai carabinieri e mia sorella si sarebbe salvata ,spero che la vostra coscienza non vi dia pace per il resto della vita ????????????????“.