Progetto Airfresh per la riforestazione urbana è un progetto europeo che vede la partecipazione per quanto riguarda l’Italia di ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) e dell’Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri (IRET) del Cnr.

Gli obiettivi del progetto Airfresh sono i seguenti:

  • quantificare la capacità di un’area periurbana riforestata di migliorare la qualità dell’aria in città;
  • ridurre il fenomeno delle isole di calore;
  • garantire il deflusso delle acque piovane durante eventi meteorologici estremi.

Per raggiungere tale scopo, ENEA e IRET hanno deciso di piantare circa 600 nuovi alberi a Firenze e ad Aix-en-Provence, situata nell’aera a sud-est della Francia.

Progetto Airfresh per la riforestazione urbana: piantati circa 600 nuovi alberi a Firenze e ad Aix-en-Provence

Come abbiamo detto già durante il corso del precedente paragrafo, al progetto Airfresh partecipa anche l’ENEA con personale appartenente a:

Riguardo alle attività che vengono svolte dall’ENEA, Alessandra De Marco, il responsabile del progetto per l’Agenzia, facente parte del Dipartimento ENEA di Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

“Per il progetto ENEA applicherà un sistema modellistico in grado di valutare le concentrazioni dei principali inquinanti e dei parametri meteorologici nelle città selezionate nelle condizioni di vegetazione attuale e, in seguito, all’introduzione di aree riforestate in prossimità della città”.

L’inquinamento atmosferico e le isole di calore hanno portato a mezzo milione di morti premature stimate in Europa e ad un costo complessivo di circa 644 miliardi di euro. Per tali ragioni risultano essere due dei principali problemi che minacciano la salute pubblica nelle nostre città.

Le stime ufficiali indicano che entro il 2050 assisteremo ad un raddoppio dei decessi, con rischi maggiori per quanto riguarda le città del Mediterraneo dovuti a:

  • l’aumento di temperatura (+2-5°C su scala regionale e fino a +7 °C nelle città entro il 2100);
  • l’inquinamento dell’aria.

“Le criticità ambientali che si sono verificate quell’estate hanno fatto crescere la consapevolezza delle autorità pubbliche sull’urgenza di mettere in campo misure di mitigazione e adattamento e, soprattutto, hanno aperto le porte alla sperimentazione di nuovi modi di pianificazione e gestione delle foreste periurbane, come dimostrano Milano con 3 milioni di alberi piantati entro il 2030, il sud della Francia con 1 milione di nuovi alberi e il nostro progetto di riforestazione urbana”.

Secondo Alessandra De Marco, il risultato che si raggiungerà con il progetto Airfresh consentita di portare avanti una politica in grado di massimizzare i benefici ambientali e di salute pubblica derivanti dalla riforestazione urbana, che potrà essere adottata concretamente dalle amministrazioni locali:

“Una volta conclusa la fase di piantumazione degli alberi, inizieremo con le campagne di misurazione delle concentrazioni di inquinanti atmosferici e dei valori di temperatura e umidità, sia nelle aree riforestate sia in quelle limitrofe, per valutare l’efficacia della creazione dell’area. I risultati ottenuti ci permetteranno di mettere a punto linee guida per massimizzare i benefici ambientali e di salute pubblica dalla riforestazione urbana. Gli amministratori locali, e non solo, avranno a disposizione indicazioni concrete su piantumazione e manutenzione del verde e un’adeguata selezione di specie arboree adatte al proprio contesto urbano, per evitare il verificarsi di altre problematiche, come il rilascio di composti organici volatili biogenici (BVOC) che portano alla formazione di ozono, all’aumento dei pollini causa di allergie e a ulteriori costi di potatura degli alberi”.

Oltre all’iniziativa messa in piedi per Firenze e per il sud-est della Francia, il progetto Airfresh conta anche di studiare e di valutare due zone differenti, come quelle di Zagabria e di Napoli.