Situazione drammatica in Nepal dove un aereo è precipitato nei pressi della città di Pokhara, sul versante occidentale della nazione. Ogni tipo di valutazione sull’incidente è ancora in fase primordiale, a cominciare dalla conta delle vittime. Il volo, della compagnia Yeti Airlines, una compagnia regionale nepalese, era partito da Kathmandu con a bordo 72 persone.

Secondo quanto riporta la polizia, sarebbero 68 le vittime accertate al momento. L’aereo che si è schiantato al suolo era un bimotore Atr 72, un velivolo adatto a spostamenti di breve-medio raggio (non a caso la tratta da compiere era di poco superiore ai 100 chilometri). Purtroppo non è la prima volta che accadono eventi di questo tipo nel piccolo Paese alle pendici dell’Himalaya, in cui le tecnologie a disposizione non sono particolarmente moderne e prestano il fianco a possibili guasti e avarie (sebbene le cause dell’incidente siano ancora da accertare).

Aereo precipitato in Nepal, i media: “Morte tutte le persone a bordo”. Le autorità locali però indicano sopravvissuti

Aereo precipitato in Nepal, quali sono le prime informazioni ufficiali.

Krishna Bandari, portavoce dell’esercito nepalese, ha dichiarato alle emittenti internazionali che “ci saranno sicuramente altri corpi da estrarre“. Ebbene, poco fa l’emittente tv indiana News 18 ha annunciato che sono morte tutte le persone presenti sull’aereo, ma le autorità locali hanno invece evidenziato la presenza di sopravvissuti, per voce di Gurudatta Dhakal, assistente capo del distretto di Kaski:

Finora abbiamo recuperato 29 corpi e abbiamo anche inviato alcuni sopravvissuti in ospedale per le cure.

Un precedente report parlava di almeno 40 morti, ma secondo quanto sottolinea in questi minuti la polizia del luogo, sono 68 le vittime accertate. Dobbiamo riportare che la zona in cui il velivolo ha incocciato la terraferma è di tipo collinare e non montuosa, come gran parte della conformazione geografica nazionale. A bordo 72 persone, di cui 68 passeggeri e 4 membri dell’equipaggio di bordo. Ci sono anche tanti stranieri: cinque indiani, 4 russi, un irlandese, 2 sudcoreani, un francese, un argentino, un australiano.

Dell’aereo non rimarrebbero che brandelli di gomma e lamiera, come dichiarato da Sudarshan Bartaula, portavoce della Yeti Airlines, la compagnia del velivolo che si è schiantato all’altezza dell’aeroporto internazionale di Pokhara. Sul caso si è espresso anche il ministro indiano dell’aviazione civile e dell’acciaio, Jyotiraditya M. Scindia, il quale ha ribadito le sue condoglianze per il disastro accaduto intorno a mezzogiorno ora locale:

La perdita di vite umane in un tragico incidente aereo in Nepal è estremamente spiacevole. I miei pensieri e le mie preghiere sono con le famiglie delle vittime.

Dalle riprese televisive si vedono chiaramente colonne di fumo nero e la frenesia della macchina dei soccorsi, tuttora impegnate nelle operazioni di estrazione e recupero dei corpi rimasti intrappolati all’interno dell’aereo. Non si capisce ancora la dinamica dell’incidente, ma le immagini registrate da un abitante del luogo, indicano una certa difficoltà di gestione del velivolo, insieme a quello che potrebbe essere indicato come un tentativo di atterraggio in un zona davvero impraticabile. Si attendono sviluppi dalle indagini appena iniziate.