Rottamazione cartelle esattoriali per non perdere i benefici della nuova definizione agevolata quater cosa bisogna fare? Non sono pochi i contribuenti che hanno aderito alla Rottamazione ter e non hanno pagato l’importo dovuto, saltando una o più rate in scadenza, quindi, decaduti dalle precedenti misure agevolative.

Per questo motivo, molti contribuenti cercano di capire come passare alla Rottamazione quater, cosa bisogna fare per estinguere i debiti iscritti a ruolo senza pagare interessi, sanzioni e aggio.

Rottamazione cartelle esattoriali 2023

I contribuenti che intendono riacquistare i benefici prodotti dalla nuova Rottamazione quater devono procedere alla presentazione della domanda per rottamare i debiti esattoriali, entro il 30 aprile 2023.

 Le somme dovute possono essere ripartite in 5 anni a partire dal 31 luglio 2023. Infatti, è possibile pagare l’importo della definizione agevolata in un’unica quota o aderendo a un piano dilazionato delle somme dovute, senza pagare le somme a titolo di sanzioni, interessi e aggio.

Rottamazione quater approvata, in vigore a tutti gli effetti di legge

Nella legge n. 197/2022 sono contenuti tutti gli interventi finanziari per il 2023, in particolare, le norme recanti le misure del bilancio pluriennale previsto per il triennio 2023 – 2025. In questo contesto, sono state inserite importanti novità sulla natura delle cartelle esattoriali.

Infatti, è stata introdotta e confermata la nuova Rottamazione quater per i carichi affidati all’Agenzia delle Entrate – Riscossione, nel periodo compreso tra dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.

La norma prevede anche l’applicazione della cancellazione delle cartelle esattoriali rientranti in un determinato periodo. Nello specifico, si prevede lo “Stralcio” dei debiti iscritti a ruolo fino a 1.000 euro, per i ruoli affidati alla Riscossione nel periodo dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015.

Ultimissime Rottamazione cartelle 2023

Il quadro normativo in materia di riscossione si è sempre distinto, il passaggio alla rottamazione quater viene disposto per legge, pronunciato nell‘articolo 1, commi 231-252, della Legge n. 197/2022, che rileva la presenza della nuova Rottamazione delle cartelle esattoriali per i debiti iscritti a ruolo nel periodo compreso dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.  

La norma spiega chiaramente che rientrano anche i debiti delle precedenti definizioni agevolate di cui si è determinata l’inefficacia.

Perché il contribuente che aderisce alla Rottamazione quater si tutela dalla Riscossione?

Il contribuente che intende mettersi in regola con il fisco, presentando il consenso di adesione all’estinzione dei debiti iscritti a ruolo, quindi aderisce alla Rottamazione quater non corrispondere all’Ente impositore le somme dovute per interessi, sanzioni e aggio.

Nello stesso modo, congela le eventuali azioni esecutive e cautelari promosse dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione, per l’effetto dell’omesso pagamento delle cartelle esattoriali, se periti i termini di scadenza.

In sostanza, la nuova definizione agevolata quater consente di pagare le somme a titolo di capitale, eventuali spese legati a procedure esecutive in corso e le spese relative alla notifica degli atti.  

Maxi Pace fiscale: quando e come fare domanda  

Per passare alla Rottamazione quater o richiedere per la prima volta l’adesione alla definizione agevolata quater, occorre presentare una dichiarazione telematica entro il 30 aprile 2023. La Riscossione fornirà a breve le istruzioni operative secondo i tempi stabiliti dalla normativa vigente.

Al riguardo, si ricorda che il pagamento delle somme dovute per la Rottamazione quater può essere versate in un’unica soluzione, entro il 31 luglio 2023.

In alternativa, è possibile richiedere una rateazione del pagamento aderendo a un rientro dilazionato in un numero massimo di 18 rate, ovvero 5 anni, di cui le prime due con scadenza nel 2023, precisamente entro il  31 luglio e il 30 novembre.

I pagamenti successivi con cadenza nei successivi 4 anni, in scadenza il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ogni anno a partire dal 2024.

Per completezza d’informazione, ricordiamo che al piano dilazionato viene applicato un interesse nella misura del 2 per cento annuo, a partire dal 1° agosto 2023. Infine, l’importo delle prime rate del 2023 deve corrispondere al 10 per cento dell’importo dovuto, mentre le restanti di pari valore.