Due studenti universitari sono stati aggrediti in un tentativo di rapina in strada a Monza da un uomo di origini egiziane.

L’episodio è accaduto poco dopo la mezzanotte e mezza di Giovedì 12 Gennaio 2023 all’altezza del civico numero 100 in via Arrigo Boito, poco distante dal centro del capoluogo di provincia lombardo.

I due ragazzi, entrambi 22enni e residenti nella stessa città dove è avvenuta l’aggressione, hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine per denunciare l’accaduto e alle ore 00:35 è intervenuta sul posto una squadra mobile della Polizia di Stato con l’unità di soccorso di supporto. Gli agenti hanno ascoltato il racconto di uno dei due giovani studenti, nel frattempo sottoposto alle prime cure da parte del personale medico.

Dalla prima ricostruzione dell’accaduto, i due amici stavano passeggiando, forse dirigendosi verso le proprie abitazioni, dopo aver studiato insieme in vista di un imminente esame universitario. Ad un certo punto sono stati fermati da un uomo dall’atteggiamento intimidatorio e pericoloso. I due studenti hanno descritto l’aggressore con caratteristiche nordafricane, forse egiziane.

L’uomo avrebbe iniziato a proferire frasi incomprensibili ad alta voce e in lingua araba. A quel punto, approfittandosi dello stupore e dello spavento indotti, avrebbe sottratto la catena della bicicletta di proprietà di uno dei due ragazzi e si sarebbe rivolto verso loro brandendola come arma. I ragazzi sono stati colpiti violentemente alla testa e ad una mano. Con i due giovani scioccati e doloranti, l’aggressore ha avuto la possibilità di sottrarre la bicicletta e con essa far disperdere le proprie tracce.

Monza studenti aggrediti: trauma cranico per uno dei ragazzi

Malgrado il grande spavento, i due universitari hanno allertato immediatamente la Polizia per fornire una dettagliata descrizione dell’aggressore e della vicenda.

I due ragazzi sono stati trasferiti a bordo di un’ambulanza al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Gerardo di Monza per accertamenti, scortati da una squadra di agenti per assicurarsi delle loro condizioni e certificare ulteriori elementi utili per le indagini. Ad uno dei due malcapitati i medici hanno riscontrato un lieve trauma cranico privo di commozione guaribile con una prognosi di 15 giorni. Non è comunque stato necessario procedere con il ricovero ed entrambi dopo le cure sono stati immediatamente dimessi.

Al contempo, una pattuglia della polizia ha iniziato subito a setacciare la zona della rapina alla ricerca dell’aggressore. E per assurdo il ricercato era proprio nei pressi dello stesso Pronto Soccorso.

Individuato ed arrestato l’aggressore

I militari hanno notato una bicicletta di colore nero, corrispondente alla descrizione di quella sottratta, legata con la stessa catena brandita durante l’aggressione ad un’inferriata proprio nei pressi del presidio di primo intervento.

Gli agenti hanno dunque perlustrato la zona limitrofa all’Ospedale prevedendo che l’uomo sospettato potesse essere ancora nei paraggi. Poco dopo infatti si sono accorti di una persona con le stesse caratteristiche somatiche descritte dalle vittime.

I militari hanno dunque provveduto bloccando il sospettato e hanno chiesto conferma ai due universitari di riconoscere in lui il loro aggressore. Avendo avuto risposta positiva, gli agenti lo hanno trasportato in Questura per accertamenti. All’uomo sono stati quindi effettuati i rilievi dattiloscopici e foto segnaletici e si è proceduto alla sua identificazione.

Si tratta di un cittadino egiziano di 23 anni, senza fissa dimora, irregolare sul territorio nazionale e destinatario di un ordine di allontanamento dal territorio nazionale emesso dal questore lo scorso 11 Dicembre.

Sussistendo gravi, precisi e corrispondenti indizi di reità del reato di rapina, il nordafricano è stato quindi condotto alla Casa Circondariale di Monza con l’accusa di rapina aggravata ed aggressione. Nelle prossime ore la Procura della Repubblica di Monza dovrà giudicare se confermare lo stato di fermo, in attesa del processo.