Dl Carburante, le novità arrivate oggi dal decreto firmato da Sergio Mattarella: i gestori avranno un mese di tempo per adeguare i cartelloni dei prezzi e per non incorrere nelle nuove sanzioni. Il provvedimento sarà pubblicato nella giornata di oggi, 14 gennaio, nella Gazzetta ufficiale. Il decreto era arrivato martedì scorso al Consiglio dei ministri ed ha subito delle modifiche nella giornata di giovedì: per questo motivo i gestori di benzina e gasolio avevano rinviato la decisione finale sullo sciopero indetto per le giornate del 25 e 26 gennaio prossimi, in attesa del decreto definitivo. Tra le novità più importanti, in un’ottica di calmierare i prezzi dei carburanti, vi è quella di esporre il prezzo medio di benzina e gasolio sul portale del ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit). Da oggi, inoltre, i gestori avranno un mese di tempo per aggiornare i cartelloni che espongono i prezzi nei punti vendita, anche sulle autostrade. Se non lo faranno sono previste sanzioni da 500 a 6000 euro, fino alla sospensione temporanea dell’attività.

Dl Carburante ecco quali sanzioni per i distributori che non comunicheranno i prezzi al Mimit e sui cartelloni

È stato firmato dal Quirinale il nuovo Dl Carburante per calmierare i prezzi di benzina e gasolio. Il provvedimento nelle prossime ore sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Novità imprescindibile a favore dei consumatori è la possibilità di consultare il prezzo medio di benzina e diesel, su base regionale, pubblicato sul portale del ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit). Il decreto firmato oggi stabilisce che “la frequenza, le modalità e la tempistica delle comunicazioni saranno definite con decreto dello stesso ministero da adottarsi nel termine dei prossimi quindici giorni dalla data di entrata in vigore del decreto stesso”. Ciò significa che i distributori avranno successivamente altri quindici giorni per modificare i cartelloni presso i propri punti vendita, situati anche lungo le autostrade. Per i punti vendita, dunque, un duplice obbligo di comunicazione: da un parte dovranno indicare i prezzi di vendita di benzina, diesel e carburanti per l’aggiornamento dei prezzi medi del portale del Mimit; dall’altra dovranno comunicare in maniera esatta i prezzi praticati nei propri punti vendita aggiornando i cartelloni esposti. Se non lo faranno sono previste le sanzioni da un minimo di 500 euro a un massimo di 6000 euro.

Mattarella firma il nuovo decreto su benzina e gasolio, previsto anche il meccanismo dell’accise mobile per calmierare i prezzi

Nel decreto carburante che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato nella giornata del 14 gennaio, inoltre, si prevede che, dopo la terza segnalazione dei gestori che non si adegueranno a comunicare i prezzi di benzina e gasolio, in un’ottica di trasparenza, “si dispone la sospensione dell’attività per un periodo di tempo non inferiore a 7 giorni e non superiore a 90 giorni”. Ad accertare le violazioni dei distributori di carburante sarà la Guardia di Finanza, mentre le relative sanzioni saranno irrogate dal prefetto. Nello stesso provvedimento adottato nella giornata di oggi, inoltre, non si fa riferimento a possibili limiti di prezzi di benzina e diesel praticati nei gestori presenti lungo le autostrade italiane. L’ipotesi di un tetto ai prezzi dei carburanti in autostrada era trapelata nei giorni scorsi nei vari passaggi del decreto nel Consiglio dei ministri, ma poi è stata archiviata per aver sollevato dubbi sulla tutela di concorrenza e sulla costituzionalità della norma stessa. Infine, il Dl Carburante prevede anche che eventuali nuovi aumenti del prezzo del greggio che diano luogo a maggiori gettiti Iva incassati dallo Stato, dovranno confluire ed essere dirottati per finanziari riduzione dei prezzi praticati dai punti vendita di benzina e gasolio. In questo modo si dà seguito al meccanismo della cosiddetta “accise mobile“, introdotta con la legge Finanziaria del 2008, per contenere eventuali eccessivi aumento dei prezzi praticati. In questo scenario, i prezzi dei carburanti potranno essere diminuiti all’aumentare del prezzo del greggio, calcolando la media del precedente bimestre rispetto ai prezzi di riferimento espressi in euro e indicati nell’ultimo Documento di economia e finanza.