Effetti allucinogeni noce moscata. La noce moscata, se assunta in una determinata quantità, può avere effetti allucinogeni. Tali effetti vengono ricondotti alla presenza di due composti attivi: la miristicina e l’elemicina, le cui strutture chimiche sono molto simili a quelle delle amfetamine di sintesi, anche se gli effetti ricalcano più da vicino quelli dell’LSD.
Effetti allucinogeni noce moscata, la storia
C’è stato un periodo, tra la fine del diciassettesimo secolo e l’inizio del diciottesimo, in cui il mondo cosiddetto “civilizzato” fu colto da una passione per la noce moscata. In alcuni libri si sosteneva che la spezia fosse una meravigliosa droga e la gente la portava con sé ovunque, anche attorno al collo o in tasca. La noce moscata è stata usata come medicinale per millenni e lo è tuttora nei Paesi orientali. In particolare viene usata per mitigare effetti collaterali indesiderati di altre droghe. Dal punto di vista allucinogeno la noce moscata deve le sue origini ai prigionieri che erano impiegati appunto per trasportare questa nuova spezia dai mercati oltreoceano e che trovavano nella noce moscata l’ unico rimedio (economico) alla loro situazione.
L’esperienza di chi ha provato la noce moscata come droga
Su alcuni forum è possibile reperire i racconti di chi ha provato ad assumere la noce moscata per sballarsi. Vi proponiamo una delle esperienze più interessanti, che dimostra come l’utilizzo di questa spezia come droga sia decisamente sconsigliato.
Dal forum psychonaut.fr:
“Mi reco in un parchetto con una fontana e con fatica inizio a masticare noce moscata aiutandomi con abbondante acqua per deglutirla. Io ne mangio 6.
(….)
Dopo qualche ora mi sento come aver fumato 100 purini dopo aver bevuto una bottiglia di grappa.
Verso mezzanotte arriva il padre di D per portarci a casa. Non ricordo il viaggio.
Arrivo a casa e mi sento più tranquillo, ma gli effetti sono ancora potentissimi.
Non ricordo di essere salito in casa ma lo feci.
Entro in bagno e mi guardo allo specchio convinto di avere gli occhi aperti ma in realtà sono serratissimi e rossissimi.
Mi devo appoggiare al muro per camminare altrimenti crollo.
Mentre mi reco in camera mia vedo le luci del corridoio e della stanza affievolirsi e contemporaneamente sento le gambe cedere sempre di più. Con un ultimo sforzo sovraumano riesco a raggiungere la camera, ormai vedo solo nero e mi sento svenire.
Casco, e per miracolo centro il letto su cui mi addormento di colpo.
L’ indomani mi sveglia mio padre a ora di pranzo. Stavo dormendo per terra con i vestiti addosso e le luci accese.
Provo ad andare a mangiare ma non riesco e tenere gli occhi aperti. Sono ancora nel pieno degli effetti.
Dopo qualche boccone torno subito a letto lanciandomici sopra (penso di essermi addormentato in volo prima di atterrare sul letto) e dormo fino ad ora di pranzo del lunedì.
Il lunedì mi sveglio. Avevo ancora gli occhi rossi e un fortissimo mal di testa come un dopo sbornia di capodanno”.