È stata inaugurata ieri, venerdì 13 gennaio, la prima base spaziale europea dedicata al lancio di satelliti. L’inaugurazione della nuova piattaforma di lancio, l’unica situata sul Continente e che andrà ad aggiungersi a quella operativa nella Guyana francese, si è svolta a Kiruna, in Svezia, a quasi a 200 chilometri a Nord del circolo polare artico e proprio nel periodo di sei mesi durante il quale il paese scandinavo presiederà l’Unione europea. All’inaugurazione erano presenti la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il re Carl XVI Gustaf di Svezia e il primo ministro svedese Ulf Kristersson.
In Svezia è stata inaugurata una nuova base spaziale europea. Di cosa si tratta, quali sono le sue funzioni. Tutte le informazioni
Esrange Spaceport, questo è il nome della nuova base, si trova dunque a Kiruna, la città più settentrionale della Svezia, dove di recente è stato individuato il più grande giacimento di terre rare sul territorio europeo. Grazie alla sua particolare posizione, vista l’alta latitudine, svolge un ruolo fondamentale per il lancio dei satelliti europei nell’orbita terrestre bassa, situata tra i 300 e i mille chilometri dalla superficie. Come si può leggere sul sito dell’Agenzia spaziale europea, la base cura già il monitoraggio di 18 satelliti europei, tra cui molte missioni di punta come Aelous, CryoSat, Integral, il trio Swarm, i Sentinel usati per l’osservazione della Terra, Cluster e Cheops. Con l’inaugurazione della nuova piattaforma di lancio, la base si occuperà anche del lancio e messa in orbita dei satelliti Seosat e Sentinel-6A. La stazione è dotata delle antenne Kir-1 e Kir-2: Entrambe hanno il compito di gestire satelliti, svolgere operazioni di telemetria e misurazioni radiometriche. Inoltre, la stazione è dotata di una centrale elettrica in grado di sostenere tutti i sistemi senza interruzioni di corrente. La nuova base ha richiesto un investimento di circa 15 milioni di euro e dovrebbe assistere al primo lancio di un satellite nel primo trimestre del 2024. Grazie dunque alla nuova piattaforma di lancio, il numero di satelliti europei potrebbe raggiungere i 100mila entro il 2040, dagli attuali 5 mila. “Ci sono molte buone ragioni per cui dobbiamo accelerare il programma spaziale europeo”, ha spiegato durante la cerimonia di inaugurazione la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. “L’Europa ha un piede nello spazio e lo manterrà”, ha detto. Del resto la concorrenza in campo spaziale è in fortissimo aumento e il peso economico del settore è destinato a raddoppiare da qui ai prossimi anni. “L’attuale situazione geopolitica, non da ultima l’invasione russa dell’Ucraina, ha dimostrato quanto è importante che l’Ue abbia accesso allo spazio”, ha detto il premier Kristersson e “per questa ragione la Svezia ha investito nella rampa di lancio”. Ed effettivamente l’Ucraina si serve dei piccoli satelliti per tracciare i movimenti delle truppe russe. Ma l’importanza della nuova stazione non abbraccia solo il campo militare: la lotta al cambiamento climatico passa anche attraverso le informazioni che sono fornite dai satelliti. “Lo spazio fornisce il 60% delle misurazioni di cui abbiamo bisogno e la maggioranza dei dati di cui abbiamo bisogno per capire cosa sta succedendo», ha sottolineato la presidente. Il prossimo vertice europeo dedicato allo spazio si terrà in novembre a Siviglia. Bruxelles punta anche a incentivare il coinvolgimento delle PMI e delle start-up nelle iniziative europee in grado di promuovere l’accesso ai finanziamenti per gli imprenditori spaziali.