Il governo di Recep Tayyip Erdoğan ha messo una taglia sulla testa dell’attivista ed ex giocatore NBA Enes Kanter Freedom, in una lista che comprende molti giornalisti e altri atleti originari della Turchia, accusandolo di essere membro dell’organizzazione terroristica guidata da Fethullah Gulen.
Erdogan accusò il movimento religioso guidato da Gulen di essere alla base del colpo di stato avvenuto nel 2016, tuttavia nessuno dei partner occidentali ha mai creduto a questa versione della narrazione. La lista di personalità “non gradite” comprende complessivamente 2.309 uomini e donne.
Enes Kanter accusato di terrorismo dalla Turchia
La Turchia mette dunque gli occhi su Enes Kanter Freedom, giocatore americano di origini turche già al centro del dibattito da oltre sei anni. Risalgono infatti al 2016, proprio in occasione della guerra civile che causò il colpo di stato (da molti dichiarato “farsa”) le sue dichiarazioni anti-Erdogan, accusato di aver violato i diritti umani a livello internazionale.
Sull’ex giocatore Nba, la lega professionistica di basket americano, pende una taglia dal valore di 10 milioni di lire turche, l’equivalente di circa 530mila dollari, ma sono previste ricompense per chiunque fornirà informazioni utili alla sua cattura.
Kanter, che è diventato cittadino statunitense adottato “Freedom” come cognome nel 2021, è oggi un attivista convinto che si impegna a dare voce agli oppressi: precedentemente ha difeso i diritti di uiguri, tibetani, hongkongesi e altre minoranze. La sua carriera nella pallacanestro pare essere finita proprio per la sua esposizione mediatica sui temi della politica, aspetto su cui la Nba è particolarmente rigida..
Il 30enne ha vissuto principalmente negli Stati Uniti per oltre un decennio e ha usato la sua importante fama di atleta internazionale per condannare il passaggio della Turchia all’autoritarismo sotto il presidente Erdoğan. In risposta alla sua posizione, la Turchia ha annullato il suo passaporto nel 2017 e ha tentato di farlo estradare dalla Romania nello stesso anno: in quel caso fu determinante per il rilascio l’intervento del board Nba.
Commentando la notizia, Kanter ha ironizzato sul fatto che in quella lista “ci sono tanti giornalisti, accademici, atleti, attivisti ed educatori innocenti, le cui vite sono in pericolo a causa del governo turco“ e spera che “il mondo veda con i propri occhi le violazioni dei diritti umani compiute da Erdogan“. Come atto di ritorsione, Ankara aveva sequestrato il padre per convincerlo a rientrare in patria, prima di rilasciarlo dopo qualche settimana.