Milano modello morto. È la mattina del 12 gennaio quando il corpo senza vita del modello 27enne Gabriel Da Silvia viene trovato nella camera di un palazzo in via Marinetti, a Milano, nell’appartamento dell’uomo con cui il giovane, negli ultimi mesi, aveva instaurato una relazione, seppure non fissa. Si tratta del 71enne italiano Gianclaudio D.B., incensurato. È lui a dare l’allarme, ricostruendo poi insieme agli inquirenti gli ultimi giorni passati in compagnia del ragazzo, soffermandosi in particolare su un festino a base di sesso e droghe a cui i due avrebbero partecipato due sere prima del ritrovamento. Non sarebbe la prima volta e l’uomo risulta ora indagato.
Milano modello morto dopo un festino a base di sesso e droghe: cosa ne sappiamo finora
“È stato male dopo colazione, ha preso dei farmaci ed è tornato a letto”. Questa la versione del pensionato 71enne, con un passato in banca e nella consulenza finanziaria, che, il 12 gennaio scorso, dal suo appartamento di Milano ha lanciato l’allarme per la morte dell’amante 27enne Gabriel Da Silvia: il modello di origini brasiliane, appassionato di fitness e palestra, era stato ritrovato sul letto, a torso nudo e con il volto appoggiato su un sacchetto di plastica. È giallo sul suo decesso e gli inquirenti sono da giorni al lavoro per ricostruire le esatte dinamiche di quanto accaduto. Indagato per omicidio colposo e per omissione di soccorso il compagno.
Sembra che i due, dopo essersi conosciuti nel 2019, avessero intrapreso una relazione sempre più stretta, seppur non stabile, soprattutto dopo che il pensionato, prima dell’estate, aveva chiuso una lunga storia con il precedente convivente. “Eravamo un po’ amici e un po’ amanti – prende ora le distanze il 71enne -. Ogni tanto veniva da me qualche giorno, ma non eravamo fidanzati”. Interrogato a lungo dagli inquirenti dopo la morte del compagno, ancora confuso il 71enne ha tentato di ricostruire quelli che sono stati gli ultimi giorni passati con il 27enne. Sembra che due giorni prima, martedì, la coppia si fosse ritrovata nell’appartamento con alcuni amici, non ancora identificati, per un festino a base di sesso e droghe. Stando alla testimonianza del pensionato, da allora i due non sarebbero più usciti di casa, anche se il custode sostiene di aver visto il ragazzo – che era in possesso delle chiavi dell’abitazione e volto noto all’interno del condominio di via Marinetti – rientrare in casa, il giorno successivo.
Qui, la mattina dopo il festino, il giovane si sarebbe sentito poco bene e, dopo aver preso dei farmaci, come ha spiegato il 71enne, sarebbe tornato a letto. Sarebbe stato l’ultimo momento passato nella stessa stanza perché, nei ricordi dell’uomo, quella notte la coppia non avrebbe dormito nello stesso letto. “Pensavo stesse dormendo”, si giustifica ora davanti al magistrato l’uomo, che in un primo momento aveva dichiarato di non essere più entrato nella stanza. Poi ha ammesso di aver fatto capolino solo nella tarda serata di mercoledì, “per spegnere la stufetta elettrica”, prima di tornare in sala e finire per addormentarsi sul divano. Giovedì mattina, al risveglio, aveva scoperto il corpo senza vita di Gabriel nel letto, avvisando i soccorsi. Tra le ipotesi, oltre a quella di un malore, anche quella di un incidente avvenuto durante un gioco erotico o di un omicidio. Saranno decisivi, per chiarire il motivo del decesso, gli esiti degli esami tecnici disposti sul materiale sequestrato nell’appartamento, a partire dai cellulari e da un computer portatile, così come i risultati dei test tossicologici, che dovranno verificare quali sostanze tra droghe e farmaci abbia assunto il 27enne e, soprattutto, l’autopsia sul corpo.