Agguato a Gioia Tauro, questa notte, in provincia di Reggio Calabria. Un uomo è stato ucciso nella serata di ieri venerdì 13 gennaio 2023 mentre era in corso un assalto compiuto in un distributore di carburante sulla SS 18 – Statale Tirrena Inferiore nel territorio del comune della Piana. Il fattaccio è avvenuto intorno alle ore 22.40.

Agguato a Gioia Tauro, la vittima è il pregiudicato Massimo Lo Prete

La vittima è Massimo Lo Prete, di 50 anni. L’uomo, secondo una prima ricostruzione fatta dai Carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro intervenuti sul posto, si era fermato nel distributore per fare benzina a bordo della propria auto Fiat Panda di colore bianco. Nel mentre, qualcuno gli ha sparato colpi d’arma da fuoco, probabilmente con una pistola.

La vettura con all’interno il corpo del deceduto, è stata trovata ferma vicino alla pompa di benzina.

Lo Prete era già noto alle Forze dell’Ordine per reati legati agli stupefacenti. Come lavoro, gestiva un’attività di autonoleggio.

Sono in corso le indagini dei Carabinieri, per recuperare le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona anche all’interno delle pompe.

La speranza, è quella di ricostruire attraverso i video, la modalità del delitto, e soprattutto, risalire all’identità dell’omicida, finora sconosciuto.

Gioia Tauro, quindici giorni fa la ricorrenza della scomparsa di Agostino Ascone. Indagini ancora aperte

Gioia Tauro non trova pace. Solo due settimane fa, era stata la ricorrenza della scomparsa di Agostino Ascone. Un anniversario triste per la comunità di Taurianova, nel Reggino, che ha dedicato una messa all’agricoltore. Le indagini riguardo il caso non sono state ancora chiuse, anzi la Direzione distrettuale antimafia ha eliminato il vincolo di segretezza riguardo l’esito delle analisi della scientifica.

Ad essere accusati di omicidio aggravato dalle modalità mafiose, sono moglie di Ascone e amante.

L’uomo è scomparso da un anno senza lasciare alcune traccia. O meglio, la traccia trovata dagli inquirenti porta direttamente a sua moglie e al suo amante, accusati di omicidio, nonostante il corpo non sia stato ancora trovato. Il 27 dicembre 2021, l’agricoltore di Taurianova Agostino Ascone, non faceva rientro a casa, e la sua famiglia ne lanciava l’allarme denunciando la scomparsa ai Carabinieri del centro della Piana di Gioia Tauro. L’11 aprile scorso si è verificata una volta nelle indagini: i militari del gruppo Carabinieri di Gioia Tauro, hanno eseguito un decreto di fermo nei confronti della moglie di Ascone, Ilaria Sturiale, di Salvatore Antonio Figliuzzi, legato alla donna, e di Giuseppe Trapasso, ritenuto complice dei due.

Le motivazioni e le prove della presunta uccisione di Ascone

Le novità sono giunte dopo pochi mesi di indagine, sostenute da numerose intercettazioni e il recupero delle immagini del sistema di videosorveglianza di un ristorante in un piazzale. Secondo gli investigatori, Figliuzzi (ex marito della testimone di giustizia Maria Concetta Cacciola), avrebbe attirato in trappola Ascone, prima di ucciderlo, con la complicità di Trapasso.

Per la DDA di Reggio Calabria, «dal complesso delle intercettazioni emergeva che dietro al delitto ordito e realizzato in danno di Ascone Agostino vi era la degenerazione patologica di un rapporto di complicità tra Salvatore Antonio Figliuzzi e Ilaria Sturiale».

A oggi, a distanza di otto mesi, la Procura di Reggio Calabria tiene aperte le indagini. Le analisi scientifiche sull’auto di Figliuzzi sono state secretate. Espletate quelle nel garage dell’indagato a Rosarno, considerato il luogo in cui l’agricoltore di Taurianova sarebbe stato ucciso. Nel frattempo però, il corpo di Ascone non è ancora apparso, nonostante il grande impegno di forze messo in campo dai Carabinieri in diverse zone della Piana di Gioia Tauro. Le ricerche del corpo sono dunque ancora in corso.