Uno dei grandi contrari all’ingresso della famiglia Andretti in Formula 1 è stato il boss della Mercedes Toto Wolff. Proprio lui ha guidato il fronte all’allargamento delle scuderie a 22 monoposto, che creava dubbi soprattutto di natura economica.

Ad onor del vero tutti concordavano col manager austriaco tranne la Alpine: il rischio di perdere soldi facendo unire un ulteriore team al Circus, specialmente quando quest’ultimo non ha solidità finanziaria alle spalle, era un rischio troppo grande per le squadre.

Ma ora Andretti è visto sotto un altro occhio, visto che il suo ingresso sarebbe appoggiato da Cadillac, quindi dal colosso di General Motors. Inoltre anche il presidente FIA Mohammed Ben Sulayem ha parteggiato per Andretti, in quello che sarebbe potuto essere un vero e proprio scontro tra potenze nel Circus.

Ma l’ingresso di GM ha rassicurato parte del Circus, come rivelato da Wolff e dal neo team principal della Williams Vowles, nonostante ci siano ancora delle riserve.

Lo spiraglio di Wolff e Vowles

Cadillac e GM rappresentano una dichiarazione di intenti e sicuramente il fatto che uniscano le forze con Andretti è positivo. Questo fornisce un’altra prospettiva che può essere o meno vantaggiosa per la Formula 1. Ma sicuramente il pedigree di General Motors o di Cadillac nel motorsport, e ovviamente come aziende automobilistiche globali, è qualcosa che nessuno metterebbe mai in dubbio

Gli fa eco l’ingegner britannico. Vowles

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