Migranti, Tajani ad Ankara. Lotta all’immigrazione illegale e stabilizzazione della Libia, questi i temi al centro del viaggio del ministro degli Esteri Antonio Tajani in Turchia, dove ha incontrato il suo omologo Mevlut Cavusoglu. Ankara è la prima tappa del viaggio diplomatico che lo porterà poi anche in Tunisia e Libia. Proprio sulla Libia ruota il nodo dell’immigrazione, perché solo un paese stabile, unito e democratico può essere un alleato nella lotta ai flussi migratori illegali e al traffico di esseri umani.
Miranti, Tajani ad Ankara: obiettivo stabilizzazione della Libia
La questione della Libia stabile e unita è considerata fondamentale per i due ministri degli Esteri Tajani e Cavusoglu, che hanno anche discusso di un percorso di stabilizzazione che porti ad elezioni in pochi mesi. Sul tema Tajani ha detto di aver ricevuto una risposta positiva dall’omologo, anche per quello che riguarda il rilancio dell’iniziativa del governo Meloni a sostegno della sovranità del Paese. Non solo la questione migratoria, una Libia stabile consentirebbe di debellare le cellule terroristiche e porre fine alla frammentazione della sicurezza e alla presenza di mercenari stranieri. Particolare peso, in questo contesto, ha proprio la Turchia, che appoggia anche militarmente il governo di Tripoli.
Tajani: “arrivare a un patto con i paesi dell’area”
Non solo la Turchia, anche l’Egitto è un attore importante nella questione libica, perché è vicino all’uomo forte della Cirenaica, Khalifa Haftar e al governo di Bengasi. L’idea dell’attuale governo italiano è anche quella di superare le iniziative unilaterali, attraverso l’assegnazione alle Nazioni Unite del ruolo guida. “Vogliamo arrivare ad un patto con i Paesi dell’area e con i grandi Paesi che hanno influenza in Libia per trovare una soluzione per arrivare ad elezioni, non è un percorso facilissimo ma spero che sia una questione di mesi, ci vogliono tempi rapidi, non può essere una questione di anni” ha spiegato Tajani, che poi ha definito la strategia italiana: con i Paesi determinanti sul fronte immigrazione bisogna avere una strategia comune.
Tajani: l’Unione europea continuerà a sostenere lo sforzo turco nell’accoglienza dei profughi siriani
Dati alla mano, la Turchia al momento accoglie fino a 4 milioni di profughi provenienti dalla Siria, anche per questo il ministro degli Esteri italiano ha assicurato a Cavusoglu che “l’Unione europea continuerà a sostenere lo sforzo turco”, anche in considerazione della crisi economica che il Paese sta affrontando.