Imputato a Palermo per sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio, il ministro dei Trasporti Matteo Salvini si è espresso sul caso Open Arms. All’uscita dell’aula bunker del carcere dell’Ucciardone palermitano, Salvini si è detto “sconcertato” in una nota rilasciata al termine dell’udienza.
L’udienza celebrata oggi a Palermo per il caso Open Arms ha confermato un dato oggettivo: rischio fino a 15 anni di carcere per il mancato sbarco dalla nave della ong spagnola tra il 14 e il 20 agosto 2019, nonostante Luciana Lamorgese abbia confermato di aver trattenuto gli immigrati a bordo di una nave in più di una occasione, per esempio sulla Ocean Viking dal 18 al 29 ottobre 2019 in attesa di trovare un accordo con gli altri partner europei. Oppure sulla Alan Kurdi, dal 26 ottobre al 3 novembre 2019.
Secondo l’accusa l’allora ministro dell’Interno avrebbe negato illegittimamente ai 147 profughi a bordo della ong Open Arms di approdare a Lampedusa: altrettanto illegittimamente avrebbe privato i migranti della loro libertà personale costringendoli a rimanere a bordo.
Caso Open Arms, Salvini: “Avanti a testa alta”
Nell’aula bunker dell’Ucciardone, oggi, 13 gennaio, oltre a Salvini c’erano in qualità di testimoni anche Luigi Di Maio, Luciana Lamorgese e Giuseppe Conte.
Nella prossima udienza sarà il turno del vicepremier, come confermato dal suo legale Giulia Bongiorno.
Abbiamo atteso che finissero i testi dell’accusa e adesso cominceremo a evidenziare quella che è la nostra posizione.
Matteo Salvini, intanto, ha dichiarato di essere a processo “grazie ai voti dei parlamentari di sinistra” e ha promesso una denuncia, che l’avvocato Bongiorno depositerà “lunedì in sei procure della Repubblica”.
Sono emerse solo a procedimento in corso le informazioni raccolte da un sottomarino della Marina: registrò l’attività di Open Arms nell’agosto 2019, certificando alcune anomalie che facevano ipotizzare il traffico illegale di esseri umani. Si tratta di documenti che, se fossero stati subito disponibili, probabilmente non avrebbero nemmeno fatto iniziare questa vicenda. Sono determinato ad andare fino in fondo per accertare la verità ed è già pronta una denuncia: perché nessuna Procura ha approfondito questa informativa? Eppure è stato dimostrato che era stata trasmessa a otto (otto!) Procure. Vado avanti, con orgoglio, a testa alta e con la coscienza pulita.