Una bella storia e positiva arriva da Macomer, in Sardegna, nella provincia di Nuoro: una donna rimasta incinta per la terza volta è stata assunta a tempo indeterminato. Una vicenda che apparentemente sembra normale, ma che in realtà, in un Paese come l’Italia non lo è, ed è per questo motivo che desta scalpore, favorevolmente parlando.

La donna in questione è Lorena Piras, di 31 anni, che ha già altre due bambine di 11 e 7 anni. La prossima settimana partorirà il suo primo maschietto e il comune sardo sta già esplodendo di gioia. La felicità è sì per il bimbo che porta in grembo, ma soprattutto per la lieta notizia riguardante il fronte del lavoro. La ragazza ha temuto di perderlo, perché quando pensiamo a una donna incinta, o una donna già mamma, ci cadono tutte le certezze riguardo la sua bravura nello svolgere più compiti, cosa che le donne in realtà, hanno sempre fatto. Si può essere mogli, mamme di tre figli, e anche instancabili lavoratrici. Lo ha capito Mirko Manca che ha 33 anni ed è il titolare della ditta dove Lorena lavora. Si tratta della Sardafuoco, la piccola impresa di manutenzione e vendita di impianti a legna e pellet dove lavora come segretaria. La Piras è entrata lo scorso 22 dicembre nel periodo di maternità, e di certo non si aspettava di ricevere a casa un contratto a tempo indeterminato.

Incinta per la terza volta viene assunta a tempo indeterminato. Lorena Piras: “Possa questo evento aprire le porte ad altre donne”

Lorena Piras ha spiegato all’agenzia giornalistica ANSA: “È stato un bel regalo in vista del Natale e dell’anno nuovo che stava arrivando: quasi non potevo crederci, essendomi fatta mille problemi per annunciare la mia gravidanza al titolare dell’azienda, anche se ho capito subito che non mi avrebbero ostacolata: quando gli ho parlato della mia gravidanza ha avuto una reazione di gioia e ho capito che il timore che avevo era solo un film che mi ero fatta io“.

La precedente paura di Lorenza deriva dal fatto che purtroppo, come già scritto sopra, la gravidanza resta ancora un fattore che mette a rischio il lavoro per le donne: “Spero che quello che è successo a me serva per aprire altre porte, che imprenditori e donne nella mia condizione si incontrino in questo modo superando i pregiudizi verso le donne che fanno figli, ma so bene purtroppo di essere una mosca bianca. La mia storia con il lavoro è nata a gennaio 2022, quando dopo anni che non lavoravo ho mandato il curriculum alla Sardafuoco: il mio sogno era diventare segretaria. Non ci speravo tanto a dire il vero, invece dopo una settimana mi hanno chiamata e assunto a tempo determinato con vari rinnovi fino al 22 dicembre, quando ho firmato un contratto a tempo indeterminato“. Il futuro per lei è tutto discesa:Io devo ringraziare Mirko, il mio titolare, che mette al primo posto il valore delle persone e ci tiene che chi lavora con lui possa realizzare i propri progetti di vita. Mi sento di dire alle altre donne di non temere a comunicare al proprio da tre di lavoro una gravidanza che non deve rimanere un sogno. Bisogna capire e far capire che si può conciliare lavoro e maternità, non dobbiamo aver paura di vivere a pieno la nostra vita“.

Il 2023 inizia bene, con questa storia che segna quello che potrebbe essere l’inizio di un cambiamento. La Consigliera regionale di parità Tiziana Putzolu, ha espresso il suo pensiero a riguardo: “Si tratta di una notizia bellissima per la Sardegna, ma purtroppo le cose non stanno cambiando. Si tratta piuttosto e lo dico dal mio osservatorio privilegiato, di un fatto eccezionale. La storia di Lorena è bella perché siamo in presenza di una pluripara assunta a tempo indeterminato pur essendo di nuovo incinta, categoria vessata e discriminata sia nel pubblico che nel privato, e sottolineo il pubblico che dovrebbe garantire i nostri diritti e invece non fa eccezione. A Macomer abbiamo avuto un piccolo imprenditore illuminato e spero che possa essere di esempio a tanti suoi colleghi. Mi auguro che la notizia di Lorena così ben amplificata dai media, possa rappresentare un modello che potrebbe essere emulato e assorbito col passare degli anni“.