Una casa, titoli e risparmi dal valore complessivo di oltre tre milioni di euro: questo l’ammontare della maxi eredità lasciata da Vita Carrapa, deceduta il 16 febbraio del 2019, alla Asl di Lecce. Il lascito è stato accettato oggi dall’Azienda sanitaria dinanzi al notaio.
Nel testamento redatto nel dicembre 2009, la pensionata originaria di Maglie aveva espresso il desiderio che l’Asl, designata come erede universale dei suoi beni, realizzasse nel comune salentino una struttura “di cura e assistenza”, da intitolare alla sua famiglia.
Oggi, durante l’atto notarile, il direttore generale dell’Asl di Lecce Stefano Rossi ha formalmente accettato l’eredità della 95enne. Nel rispetto delle volontà dell’anziana, è stato comunicato che la struttura di futura costruzione si chiamerà “Carrapa Paolo e sorelle“.
Maxi eredità alla Asl di Lecce, a quanto ammonta il patrimonio dell’anziana benefattrice
L’eredità consiste in un patrimonio composto da una casa, titoli dal valore di 1,8 milioni di euro e circa 970mila euro di risparmi. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, gli averi della famiglia Carrapa erano frutto delle fatiche di Paolo, fratello di Vita, impegnato nell’ambito dell’estrazione e della commercializzazione del marmo di Carrara. Mancato nel 2004, Paolo Carrapa avrebbe chiesto alla sorella di “utilizzare l’intero patrimonio di cui disponeva per aiutare chi aveva più bisogno”.
La notizia del testamento era già circolata da anni, dopo la morte della donna, avvenuta nel 2019. L’iter per l’accettazione del testamento è stato però accelerato solo nelle ultime settimane, per volontà della direzione strategica: per beneficiare dell’eredità, l’Asl Lecce deve realizzare la struttura entro cinque anni dall’apertura del testamento.
Asl Lecce, il direttore generale: “Faremo del nostro meglio”
Al termine del rogito è arrivato il commento del direttore dell’Asl leccese, profondamente grato per un simile atto di generosità.
Vita Carrapa è una benefattrice dei nostri tempi che io ringrazio, a nome di tutta l’Azienda, per la sua generosità e la sua lungimiranza. Faremo del nostro meglio perché le volontà della testatrice trovino un concreto soddisfacimento, perché la sua idea di tutela della salute in una struttura pubblica si realizzi, in memoria dei suoi adorati fratelli.
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