La questione ambientale è oggi più che mai uno degli argomenti ricorrenti e sempre più centrale nel dibattito pubblico. Il XXI secolo soprattutto, è caratterizzato da catastrofi ambientali di varia natura, che non solo sembrano essere sempre più frequenti ma anche tanto più imprevedibili e a cui nessun paese è preparato. Il degrado ambientale di cui siamo testimoni è un processo che in realtà ha inizio già dall’avvento della rivoluzione industriale e che pare, oggi, stia repentinamente raggiungendo il suo culmine. La consapevolezza di quanto è in atto è di certo in aumento, ma la nascita di movimenti sociali, Ministeri e Agenzie per la difesa dell’ambiente, non sono sufficienti. I governi dovrebbero alleggerire, facilitare ed economizzare la conversione all’energia sostenibile. Siamo già in netto ritardo e perché questo avvenga bisognerebbe totalmente mettere da parte gli interessi economici e politici troppo pressanti.
Crisi ambientale, il degrado del pianeta
È ormai evidente quanto il sistema sociale operi negativamente su quello ambientale e viceversa. Di fatto, la distruzione degli habitat è reduce dei cambiamenti climatici che distruggono gli ecosistemi registrando una diminuzione delle piogge ed aumento di gradi del pianeta; dagli incendi di grandi dimensioni che sono per lo più causati dell’uomo; dalla deforestazione e frammentazione delle foreste per via di un’eccessiva e intensa estrazione delle materie prime; dall’inquinamento idrico e quello degli ecosistemi marini; dall’urbanizzazione e globalizzazione che compromettono la biodiversità e la sopravvivenza delle specie. Possiamo teorizzare che la trasmissione di malattie zoonotiche sono legate a questo stato delle cose, esattamente come l’aria inquinata sia vettore di numerose infezioni, tra le più recenti a livello mondiale quella del Coronavirius.
Plastic free
La plastica deriva per il 99% da prodotti chimici non rinnovabili e sporchi, tuttavia è oggi uno dei materiali di uso comune che non ha precedenti in termini di quantità utilizzata, basti pensare alla produzione e consumo di tutti gli oggetti monouso. Bisognerebbe informare e sensibilizzare quante più persone possibili per combattere questa realtà ed invogliare la società, educarla al rispetto della propria casa in ogni gesto quotidiano.
Graziana Caldarella