La Vitamina D in inverno è molto importante il benessere del nostro organismo. In questo articolo capiremo come assumerla anche durante i mesi in cui non c’è molto sole.

La Vitamina D è un vero e proprio ormone che il nostro organismo assume, sintetizzandolo dalla cute attraverso i raggi solari.Più precisamente, delle radiazioni ultravioletta B o UV-B, e assunta, anche in parte, dalla nostra alimentazione. Chiamata anche “vitamina del sole”, in età adulta è molto utile per mantenere un adeguato metabolismo del calcio e delle nostre ossa (per esempio, si utilizza in caso di osteoporosi).

In età infantile, la sua azione principale è garantire un’adeguata calcificazione delle ossa (la grave carenza di Vitamina D provoca molto spesso il rachitismo).

Negli ultimi decenni, molti studi ci hanno dimostrato l’importanza dell’assunzione della vitamina D, in vari organi e sistemi. In particolar modo la sua carenza è stata associata a diversi tipi di disturbi come ad esempio il diabete, l’infarto, l’Alzheimer, l’asma, la sclerosi multipla e la depressione. Mancano però chiare e definitive evidenze scientifiche al riguardo.

Vitamina D in inverno
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Come assumere la Vitamina D in inverno

Pochi alimenti contengono questa vitamina, in natura. Tra questi, pesci grassi (salmone, sgombro, aringhe) e oli di pesce (incluso l’olio di fegato di merluzzo), formaggi grassi e carni rosse. Per questo è molto importante una corretta esposizione alla luce solare.

L’ideale sarebbe un’esposizione di circa 10-15 minuti quando la quota di raggi UVB è maggiore, cioè dalle 10 alle 15. Oppure si può ricorrere all’integrazione.

Per il trattamento della carenza di vitamina D, troviamo molti prodotti. In genere si utilizzano 50.000 – 100.000 unità\ al mese di Colecalciferolo in olio per via orale, come consigliato dalle ultime linee guida, frazionate anche in dosi settimanali o quotidiane. Un altro prodotto molto utilizzato è il Calcifediolo in gocce o capsule molli.

Entrambi questi farmaci, si assorbono meglio se assunti con il cibo.