Sul tema dei prezzi dei carburanti, dopo il recente incontro tra governo e benzinai, gli sviluppi arrivano anche dai sindacati. Le parole di critica alle mosse del governo arrivano dal segretario della Cgil Maurizio Landini, che non usa giri di parole per accusare il governo Meloni per quanto riguarda il periodo antecedente alla discesa in campo dell’attuale premier:
“Invece di confermare quelle cose lì, hanno fatto delle marchette elettorali. E le marchette elettorali le stiamo pagando noi; adesso ci tocca pagare di più la benzina, il gas o il gasolio”.
Sono le parole dello stesso Maurizio Landini alla luce di una conversazione coi cronisti a margine del congresso della Cgil a Bologna per quanto riguarda le accise, tema principale della discussione tra tagli e richieste da parte di cittadini e distributori. “Dopo di che – ha aggiunto – c’è un problema di fondo: che tipo di politiche economiche e sociali si fanno. C’è una battaglia europea – ha spiegato – da fare per potere avviare politiche diverse e, sull’energia, sicuramente siamo di fronte alla necessità di avere una politica energetica nel nostro Paese. Noi – ha spiegato Landini – abbiamo bisogno della sovranità energetica e per avere sovranità energetica dobbiamo fare investimenti sulle energie rinnovabili per essere un paese che non deve più dipendere dal gas e da altre cose e di questo non si sta discutendo”.
Il parere della politica sui prezzi dei carburanti
Le parole di Maurizio Landini arrivano dopo la riunione tra governo e associazioni di categoria dei benzinai. Nel fitto dialogo con i rappresentanti dei produttori di carburanti e delle reti di distribuzione il governo, rappresentato dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, quello delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha tracciato alcuni elementi che ancora adesso suscitano discussioni nella maggioranza e dibattiti a partire dall’opposizione.
Non solo i sindacati e Maurizio Landini, ma anche la classe dirigente interviene per dire la propria in merito al tema dei prezzi dei carburanti. Il vicepresidente di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, dice la sua nel rapporto tra governo e opposizione, soprattutto dopo l’incontro tra governo e fornitori: “Oggi c’è una situazione economica complicata e difendo le scelte fatte. Per esempio, se il tetto del prezzo della benzina cresce, aumenta di conseguenza anche l’Iva e quindi c’è la possibilita e il bisogno di intervenire sulle accise“.
Tutto si trasforma in un assist a porta vuota per quanto riguarda l’opposizione, che coglie la palla al balzo per attaccare il governo Meloni sul tema “taglio delle accise”. Peppe De Cristofaro, capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra, non usa mezzi termini per parlare dell’operato dell’esecutivo: “Sugli aumenti dei carburanti il governo è andato in confusione. Prima hanno rivendicato la scelta di non aver prorogato gli aiuti, poi visto che la situazione stava precipitando hanno cercato di incolpare la speculazione e alla fine i gestori degli impianti di rifornimento”.