Bonus mobili 2023 senza ristrutturazione. Per usufruire del bonus mobili 2023 non è necessario eseguire lavori completi di ristrutturazione di un edificio, ma bastano anche opere di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Bonus mobili 2023 senza ristrutturazione
Anche nel 2023 è possibile usufruire del bonus mobili ed elettrodomestici, ma l’importo massimo di spesa non può superare gli 8.000 euro (nel 2022 era 10000 euro).
La detrazione del 50% sulla spesa sostenuta potrà continuare ad essere richiesta da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia acquistando nuovi mobili e/o grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori.
Interventi che rientrano nel bonus
In dettaglio, gli interventi necessari per poter accedere alla detrazione sono:
- manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti;
- manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (ad esempio tinteggiatura delle pareti, sostituzione di pavimenti e infissi, ecc.);
- ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi;
- manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.
L’agevolazione, in particolare, spetta per l’acquisto di:
- mobili nuovi, come letti, armadi, cassettiere, librerie, tavoli, sedie, divani, poltrone, apparecchi di illuminazione. Sono escluse invece porte, pavimentazioni e tende;
- grandi elettrodomestici, come frigoriferi, lavatrici, congelatori, apparecchi per la cottura, stufe elettriche, forni a microonde, apparecchi per il condizionamento. Occorre però prestare attenzione alla loro classe energetica, che per i forni non deve essere inferiore alla classe A; E per lavatrici, lavastoviglie e asciugatrici; F per frigoriferi e congelatori.
Come ottenere la detrazione
La detrazione del 50% si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi, quindi mediante il modello 730 o modello Redditi persone fisiche, e spetta al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio.
Il bonus spetta anche quando il contribuente ha scelto, in alternativa alla fruizione diretta delle detrazioni per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, di cedere il credito o di esercitare l’opzione per lo sconto in fattura.