Strootman, la Roma “per me è come casa”. Kevin Strootman torna a Roma come ospite: “Spero di essere benvenuto”. “L’Olimpico è come casa, spero di essere il benvenuto”. Kevin Strootman, romanista dal 2013 al 2018, non ha dimenticato quegli anni. L’amore del centrocampista per la Roma, è ancora vivo e spera che sia così anche per i tifosi che stasera lo ritroveranno dopo tanto tempo. “Sento l’Olimpico come casa e torno per una sera come ospite. Spero benvenuto”. Era il 2013 quando si trasferisce alla Roma, in una delle cessioni più remunerative della storia del PSV Eindhoven, la squadra da cui proveniva e che ha incassato 16,5 milioni di euro, più un eventuale bonus fino a un massimo di 3,5 milioni legato alle sue prestazioni. Strootman scelse di indossare la maglia numero 6, fino a quel momento ritirata in onore di Aldair. “Tornare all’Olimpico è una cosa speciale per me “, ha confessato al Corriere dello Sport.

Strootman, la Roma “per me è come casa” e per stasera spera in un’accoglienza speciale

Dopo essere passato dai giallorossi all’Olympique di Marsiglia nel 2018, non per sua volontà, è tornato in Italia con la maglia del Genoa, in prestito. Per via della pandemia, gli stadi erano vuoti quando è tornato nella capitale da avversario, e non è mai riuscito a salutare i tifosi giallorossi. Lo potrà fare finalmente in occasione della partita di Coppa Italia tra Roma e Genoa in programma questa sera. “Sento l’Olimpico come casa e torno per una sera come ospite. Spero un ospite benvenuto. Tornare all’Olimpico è una cosa speciale per me “. Il direttore sportivo della Roma, nel 2013 era Walter Sabatini e lui decise di portare in giallorosso il centrocampista olandese, quando non aveva neppure 23 anni e che piaceva a mezza Europa. Strootman fu un acquisto che scatenò l’entusiasmo dei tifosi della Roma che ancora lo ricordano con affetto. La sua permanenza in giallorosso purtroppo fu caratterizzata da due infortuni gravi al ginocchio sinistro, le tre operazioni e poi il rientro in campo che però non restituì mai il giocatore che si era visto all’inizio, la ‘lavatrice’ come era stato soprannominato dai tifosi della Roma, per la sua solidità al centro del campo. Poi però arrivò la cessione, con Strootman che lasciò in lacrime lascia la capitale, a dimostrazione che non fosse una scelta volontaria. Fu ceduto all’Olympique di Marsiglia per poi tornare in Italia in prestito al Genoa, poi al Cagliari e di nuovo al Genoa. E Stasera con proprio con i liguri tornerà all’Olimpico, come ospite probabilmente speciale, come spera lui, perché i tifosi della Roma non lo hanno mai dimenticato. Nel 2021, quando aveva rimesso piede in quello che era stato il suo stadio per cinque anni, non aveva potuto ricevere il saluto che avrebbe voluto a causa della pandemia che ha tenuto i tifosi lontano dagli stadi. Stasera all’Olimpico, di tifosi, ce ne saranno 60mila ed è possibile, che gli arrivi un caldo abbraccio. “Spero di essere il benvenuto. Ho vissuto cinque anni con alti e bassi a Roma ma ho sempre sentito il sostegno dei tifosi quando sono entrato in campo con la maglia giallorossa”.