Vacanze illimitate ai dipendenti? Microsoft prova ad andare controcorrente rispetto ad altri colossi del big tech (Amazon in testa, ma anche Twitter e Meta) annunciando di aver adottato la politica “Discretionary Time Off” che consente ai dipendenti di prendersi del tempo libero (anche per le proprie vacanze) quando lo desiderano. La novità entrerà ufficialmente in vigore da lunedì 16 gennaio solamente per le sedi negli Stati Uniti.

Kathleen Hogan, Cpo dell’azienda, sottolinea che questa scelta è in linea con il cambiamento di strategia attuato durante la pandemia di coronavirus, in cui il valore del tempo in ufficio è stato completamente stravolto in rapporto alla produttività.

Microsoft, quali dipendenti possono avere vacanze illimitate

Microsoft ha scelto l’e-mail come strumento per comunicare ai suoi dipendenti americani di aver formalizzato l’adozione della nuova policy che responsabilizza il personale sulla gestione del proprio tempo libero, vacanze in primis.

Sempre Hogan parla di “modernizzazione attuata tramite un modello più flessibile che rappresenta uno step naturale“, in un’intervista a The Verge, portale di riferimento per la tecnologia a stelle e strisce. Una fetta maggioritaria della forza lavoro di Redmond può già lavorare da casa liberamente per un massimo del 50% delle ore settimanali (pur rinunciando agli spazi personali come le scrivanie).

Al momento, fino a domenica, Microsoft offre 10 giorni di ferie aziendali, oltre a permessi giustificati (membro della giuria o lutto) e assenze per malattia, anche ai nuovi dipendenti. Chi non matura le ferie, inoltre, riceve un corrispettivo economico sotto forma di compenso. Nel 2021 l’azienda aveva annunciato un bonus di 1.500 dollari per i dipendenti statunitensi e internazionali.

Ci sono tuttavia alcuni paletti che limitano la platea dei beneficiari: i dipendenti con un contratto regolare (dunque stipendiati periodicamente) posso usufruire di questi vantaggi, a differenza dei collaboratori a progetto (dunque stipendiati secondo il monte ore). Si tratta dunque di una novità al rialzo rispetto a quanto avviene nei competitor come Netflix, Oracle, Salesforce e LinkedIn (quest’ultima già di proprietà della stessa Microsoft), ma anche Pfizer ha introdotto in congedo di paternità della durata di 12 settimane.