Sei persone sono state arrestate per corruzione con l’aggravante del metodo mafioso per l’illecita assegnazione di loculi nel cimitero di Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta.
La notizia è stata divulgata attraverso un comunicato ufficiale da parte della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Il procedimento di misura cautelare della custodia in carcere per i sei soggetti incriminati è avvenuto su ordine del G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
L’operazione è stata coordinata dalla Guardia di Finanza di Caserta e messa in atto, nelle primissime ore della mattinata odierna, Giovedì 12 Gennaio 2023, da parte della Compagnia di Marcianise (CE) e dalla sezione di Reggio Emilia.
I reati contestati risalgono ad un’attività di false assegnazioni di cappelle iniziate nel 2019. I sei presunti colpevoli sono gravemente indiziati ed in concorso tra loro, dei reati di estorsione e corruzione aggravati dall’utilizzo del metodo mafioso. Tra essi troviamo anche l’attuale vicepresidente della Provincia di Caserta e consigliere comunale di opposizione, Pasquale Crisci di anni 47 all’epoca dei fatti in carica come vicesindaco proprio nel comune di Santa Maria a Vico, e Carmine De Lucia, 55 anni, natio a Santa Maria a Vico e oggi residente a Reggio Emilia dove in passato ha esercitato la carica di consigliere comunale del Partito Democratico.
Le altre persone fermate sono l’imprenditore 44enne Giuseppe Pascarella, il 58enne dipendente comunale ed addetto al cimitero in questione Giovanni Papa, il 50enne Domenico Nuzzo originario di Santa Maria a Vico e il 49enne pregiudicato Carmine Liparulo di San Felice a Cancello. Le indagini hanno dimostrato che gli ultimi due fossero elementi contigui al clan camorristico Massaro.
Caserta corruzione per loculi nel cimitero: un consolidato schema illecito
Le profonde indagini da parte degli inquirenti hanno accertato che una delle persone fermate, contando sull’appoggio intimidatorio del clan camorrista, avrebbe estorto una cappella gentilizia del valore di 44.000 euro al titolare della società aggiudicataria dei lavori di ampliamento del cimitero di Santa Maria a Vico.
La stessa cappella sarebbe poi stata successivamente assegnata, sulla base di documentazione creata ad arte, ad altro soggetto, in cambio di una generosa mazzetta in denaro. La falsa documentazione sarebbe stata ottenuta grazie alla compiacenza dell’impiegato comunale Giuseppe Pascarella e dell’allora consigliere comunale Pasquale Crisci.
Ulteriori verifiche avrebbero poi dimostrato l’esistenza di un vero schema per l’organizzazione criminale con molteplici compravendite illecite di questo tipo all’interno dello stesso cimitero. Nello specifico il trasferimento della proprietà di cappelle e loculi era possibile anche grazie al coinvolgimento dell’allora concessionario dei servizi cimiteriali e di ulteriore soggetto. A quest’ultimo inoltre erano state intestate la proprietà di ben 16 loculi.
Le indagini proseguono e gli inquirenti non escludono che le irregolarità abbiano coinvolto nel tempo anche altre persone.
Tutti i presunti responsabili sono stati raggiunti dalla misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari e rimangono tuttora oggetto di ulteriori verifiche da parte delle autorità in attesa fino al processo.
Il commento del Movimento 5 Stelle
Sulla vicenda si è espresso il Vicepresidente del Movimento 5 Stelle alla Camera dei deputati Agostino Santillo che ha fermamente condannato l’accaduto. Ringraziando l’operato delle forze dell’ordine, il deputato casertano ha sostenuto uno dei capisaldi per cui il Movimento si batte sin dalla sua fondazione, ovvero il contrasto alla mafia e alla corruzione e la massima trasparenza nelle attività delle istituzioni politiche locali.
“Il territorio della provincia di Caserta ha bisogno di una classe dirigente che operi nell’assoluta legalità e trasparenza, su questo da sempre si batte il Movimento 5 Stelle. Sull’arresto del Vicepresidente della Provincia non possiamo che confidare nel lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura, che ancora una volta dimostrano l’alto livello di attenzione dello Stato sul nostro territorio.”