L’incidente di caccia ad Assisi è avvenuto nei boschi intorno al Monte Subasio, in provincia di Perugia.

La vittima del drammatico incidente è un giovane ragazzo di 24 anni che si era recato nella zona di Fosso delle Carceri per una battuta di caccia, nel pomeriggio di mercoledì 11 gennaio 2023.

Il ragazzo è stato ucciso da un proiettile di fucile, partito accidentalmente.

Ecco cosa potrebbe essere successo secondo le prime ipotesi delle autorità che indagano sul caso.

Le prime ricostruzioni del drammatico incidente di caccia ad Assisi

La tragedia è avvenuta durante una battuta di caccia al cinghiale, insieme ai suoi amici.

La vittima si chiama Davide Piampiano, un ragazzo di 24 anni, residente ad Assisi, dove il giovane era molto conosciuto e stimato.

L’allarme è scattato intorno alle 17:00 di mercoledì 11 gennaio nella zona di Fosso delle Carceri, una zona impervia intorno al monte Subasio.

Dalle prime ricostruzioni si apprende che, molto probabilmente, il giovane è rimasto vittima di un colpo auto inferto proprio dall’arma che lui stesso stava trasportando.

Ad aver causato lo sparo, potrebbe essere stata una caduta accidentale, ma potrebbe essersi trattato anche di un colpo sparato da un altro cacciatore.

Quando Davide Piampiano è stato raggiunto al petto dal colpo di fucile, si trovava da solo.

Ad allertare i soccorsi, secondo le notizie circolate nelle ultime ore, sono stati alcuni residenti della zona che hanno udito il colpo.

Sul posto sono tempestivamente arrivati il Sasu, Soccorso Alpino e Speleologico dell’Umbria, e un’ambulanza del 118, oltre ai Carabinieri della compagnia di Assisi, guidata dal capitano Vittorio Jervolino, il sostituto procuratore di turno, Mara Pucci e il medico legale.

Il recupero del giovane 24enne, si è rivelato abbastanza complicato per i soccorritori giunti sul luogo dell’incidente.

Tuttavia, quando i sanitari l’hanno raggiunto, non c’era più niente da fare. Davide era già deceduto.

Purtroppo, la tragedia, è avvenuta in una zona molto difficile da raggiungere, anche a causa della scarsa visibilità dovuta al buio delle ore in cui si è consumato il dramma e questo non ha facilitato l’arrivo dei soccorsi.

La salma si trova ora all’obitorio dell’ospedale di Perugia dove, presumibilmente, sarà sottoposto ad autopsia.  

Sul caso sono state avviate le indagini da parte della procura della Repubblica di Perugia, svolte attraverso i carabinieri della Compagnia di Assisi per cercare di ricostruire con esattezza quanto accaduto nel bosco durante la battuta di caccia in cui Davide Piampiano è rimasto ucciso.

Al contempo, sono stati sequestrati i fucili degli altri cacciatori che erano con lui e verranno esaminati nelle prossime ore.

Tutta la comunità piange la morte di Davide Piampiano e, una volta appresa la notizia, anche il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, si è recata sul luogo in cui è avvenuto il tragico incidente di caccia.

Dalle testimonianze dei residenti del Comune in cui viveva il giovane, si apprende che Davide era un ragazzo tranquillo, allegro, socievole e amato da tutti. Era un grande appassionato di musica e di caccia.

Il 24enne, inoltre, aveva giocato a calcio nel ruolo di centrocampista e la sua famiglia è titolare di due attività ricettive e ristorative.

Altri incidenti analoghi

Un episodio analogo è avvenuto qualche settimana fa nell’azienda faunistica venatoria di Padule di Gubbio.

La mattina di Santo Stefano, il 26 dicembre 2022, un giovane 34enne è rimasto gravemente ferito in seguito ad un incidente di caccia.

Durante una battuta al cinghiale, alla quale stavano partecipando circa 20 cacciatori, l’uomo è stato ferito alla parte superiore del braccio destro da un colpo di fucile, sparato da un cacciatore di 68 anni residente a Nocera Umbra, componente della stessa squadra di cacciatori.

Secondo le prime ricostruzioni, il cacciatore sarebbe stato ferito da un colpo sparato da oltre 100 metri, che lo ha raggiunto direttamente sul braccio sfiorando il torace.

Immediatamente soccorso dai suoi compagni e accompagnato in auto all’ospedale di Branca dal capo squadra e organizzatore della battuta di caccia, l’uomo è stato trasferito in codice rosso all’ospedale di Perugia.

A causa della gravità delle ferite riportate, il 34enne è stato sottoposto a un intervento chirurgico durato oltre 5 ore, condotto dall’equipe medica di chirurgia vascolare.

I chirurghi, hanno lavorato per ore per salvare l’arto superiore destro dell’uomo, profondamente leso dalla pallottola.

Fortunatamente, nei giorni scorsi, il 34enne è stato dimesso dalla terapia intensiva e portato in chirurgia vascolare per il delicato decorso post operatorio.

Al contempo, il comando Carabinieri-Forestali della stazione di Scheggia e Pascelupo continua ad indagare sull’episodio al fine di ricostruire la dinamica dell’incidente di caccia.

La Procura di Perugia che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.