Proteste Iran Akbari spia, una vicenda che sta facendo il giro del mondo. “Sono stato accusato di aver ottenuto informazioni top secret dal capo del Consiglio di sicurezza nazionale iraniano in cambio di una bottiglia di profumo e una maglietta durante l’amministrazione Rouhani”. Come riporta il quotidiano La Repubblica, ormai la vicenda di Akbari sta facendo discutere la diplomazia internazionale.
L’ultima resa dei conti all’interno del sistema di potere di Teheran potrebbe costare la vita ad Alireza Akbari, che fu viceministro della Difesa durante la presidenza del “riformista” Khatami, tra la fine degli anni Novanta e l’inizio dei Duemila, ma che da molti anni non ha più ruoli operativi all’interno dell’amministrazione.
Proteste Iran Akbari spia. Accusato di informare gli inglesi
La Bbc in lingua farsi ha diffuso un suo messaggio di essere ascoltato e di essere tutelato anche perché lui non ha fatto nulla di male, se non professare e diffondere le proprie idee.
Era stato arrestato nel 2019 con l’accusa di spionaggio per l’MI6, i servizi segreti britannici, aveva fatto appello, ma la sua richiesta di revisione del processo è stata respinta e la Corte suprema ha confermato la condanna a morte.
L’agenzia di stampa della magistratura iraniana, Mizan, lo definisce una “spia chiave” per l’“importanza della sua posizione“. In un comunicato diffuso dal ministero dell’Intelligence viene descritto addirittura come “uno dei più importanti infiltrati nei centri sensibili e strategici del Paese”.
La nostra priorità è garantire il suo rilascio immediato e abbiamo ribadito la nostra richiesta di accesso consolare urgente”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri britannico. La moglie Maryam ha raccontato di essere stata convocata in prigione “per un ultimo incontro”, il che fa temere che la condanna possa essere eseguita a breve.