Contributo Radio e TV locali, ecco tutto ciò che riguarda i contributi appartenenti al Fondo per le emittenti locali: che cos’è, come funziona, a chi spetta, quali sono i requisiti necessari a seconda della diversa emittente e come fare domanda per ottenerlo.
Contributo Radio e TV locali: che cos’è, come funziona e a chi spetta
Il contributo Radio e TV locali viene disciplinato dal Regolamento del Presidente della Repubblica Italiana n. 146 del 2017, il quale ne definisce i criteri di riparto e le procedure di erogazione per quanto riguarda le risorse finanziarie del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione assegnale al Ministero per la concessione dei contributi di sostegno alle emittenti televisive e radiofoniche locali.
I suddetti contributi, in particolare, vengono concessi all’emittenza locale, ovvero a
- tv titolari di autorizzazioni;
- radio operanti in tecnica analogica e titolari di autorizzazioni per la fornitura di servizi radiofonici non operanti in tecnica analogica;
- emittenti a carattere comunitario.
Queste emittenti locali possono beneficiare di tali misure di sostegno sulla base di appositi criteri, i quali tengono conto del sostegno a:
- l’occupazione;
- l’innovazione tecnologica;
- la qualità dei programmi;
- l’informazione anche sulla base dei dati di ascolto.
I requisiti di ammissione per le emittenti TV, per le emittenti radiofoniche e per le emittenti a carattere comunitario
I requisiti di ammissione al contributo Radio e TV locali sono differenti a seconda della tipologia di emittente che richiede la misura di sostegno, ma comunque tengono conto di:
“Un numero minimo di dipendenti e giornalisti in regola con i versamenti dei contributi previdenziali che l’emittente deve avere per il marchio e la regione per i quali presenta la domanda di accesso ai contributi”.
Ecco quali sono i requisiti che devono necessariamente possedere le emittenti TV:
- avere un numero minimo di dipendenti pari a 14, dei quali 4 devono essere giornalisti, e devono dedicarsi alla fornitura di servizi media audiovisivi qualora il territorio in cui vengono diffuse le trasmissioni nell’ambito di ciascuna regione per cui è stata presentata la domanda abbia più di 5 milioni di abitanti (11, di cui 3 giornalisti, se il territorio nell’ambito di ciascuna regione per cui è stata presentata la domanda ha tra 1,5 e 5 milioni di abitanti; 8, di cui 2 giornalisti, se il territorio nell’ambito di ciascuna regione per cui è stata presentata la domanda ha fino a 1,5 milioni di abitanti);
- impegno a non trasmettere programmi di televendita nelle fasce tra le 7 e le 24 superiori al 40%, per quanto riguarda i marchi e i palinsesti per i quali presentano la domanda;
- adesione ai codici di autoregolamentazione su televendite, tutela dei minori e avvenimenti sportivi;
- aver trasmesso nei marchi e palinsesti per cui presentano domanda, nell’anno solare precedente a quello della presentazione della domanda, almeno due edizioni giornaliere di Telegiornali con valenza locale;
- regolarità nel pagamento dei contributi e diritti amministrativi dovuti dagli operatori di rete al Ministero.
Ecco, invece, quali sono i requisiti che devono necessariamente possedere le emittenti radiofoniche:
- avere un numero minimo di 2 dipendenti, dei quali almeno 1 deve essere un giornalista.
Infine, per quanto riguarda le emittenti a carattere comunitario, il 50% del finanziamento a loro dedicato sarà ripartito in parti uguali tra tutti i soggetti beneficiari ammessi.
Mentre, l’altro 50% del contributo sarà erogato sulla base dei criteri di merito che riguardano i dipendenti e i giornalisti.
Per quanto riguarda i requisiti che devono possedere, “usufruiranno dei contributi le emittenti televisive a carattere comunitario che si sono impegnate a trasmettere programmi di televendite per una durata giornaliera non superiore ai 90 minuti”.
Contributo Radio e TV locali: come fare domanda per ottenerli
La domanda per il contributo Radio e TV locali deve essere presentata esclusivamente mediante la procedura telematica SICEM, compilando i dati secondo le modalità che sono state definite dal decreto ministeriale del 20 ottobre 2017.
Dopo aver inviato la domanda, le graduatorie saranno pubblicate direttamente sul sito web del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.