Stralcio cartelle 2023: la nuova Legge di Bilancio ha previsto delle novità importanti per quanto riguarda la tematica relativa alla riscossione.
In particolare, la legge n. 197 del 2022, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”, introduce:
- la Definizione agevolata dei carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022;
- lo “Stralcio” dei debiti di importo residuo fino a 1.000 euro, affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015.
Stralcio cartelle 2023 per debiti fino a 1.000 euro
La Legge di Bilancio 2023 prevede:
“L’annullamento automatico, alla data del 31 marzo 2023, senza alcuna richiesta da parte del contribuente, dei singoli debiti affidati all’Agente della riscossione dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015, di importo residuo fino a mille euro”.
L’importo della cartella esattoriale deve essere calcolato comprendendo al suo interno il capitale, gli interessi per ritardata iscrizione a ruolo e le sanzioni previste dalla legge.
Per quanto riguarda, invece, gli enti creditori diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, la suddetta legge stabilisce che:
- lo “Stralcio” riguarda esclusivamente le sanzioni e gli interessi, compresi gli interessi di mora. Mentre, il capitale, le somme maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e le spese di notifica delle cartelle restano interamente dovuti;
- per quanto riguarda le sanzioni per violazioni del Codice della strada e le altre sanzioni amministrative, lo “Stralcio” si applica limitatamente agli interessi e non annulla le sanzioni e le somme maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notifica della cartella di pagamento;
- i suddetti enti creditori possono stabilire di non applicare lo “Stralcio” (cd. annullamento parziale), adottando uno specifico provvedimento e comunicandolo all’Agente della riscossione entro il 31 gennaio 2023.
Fino al 31 marzo 2023, data in cui è previsto l’annullamento automatico delle cartelle sotto i 1.000 euro, la riscossione dei debiti è sospesa.
Lo stralcio cartelle 2023 non si applica per le seguenti tipologie di carichi affidati all’Agente della riscossione:
- il recupero degli aiuti di Stato considerati illegittimi dall’Unione Europea;
- i crediti derivanti da condanne pronunciate dalla Corte dei conti;
- le multe, le ammende e le sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna;
- i debiti relativi alle “risorse proprie tradizionali” dell’Unione Europea e all’IVA riscossa all’importazione.
Le istruzioni per gli enti creditori: che cosa dice il comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione
Con la pubblicazione del comunicato stampa del 5 gennaio 2023 l’Agenzia delle Entrate – Riscossione ha fornito le istruzioni per gli enti creditori per quanto riguarda lo stralcio dei debiti fino a 1.000 euro.
Il suddetto comunicato stampa dell’AdE – Riscossione, in particolare, che è stato redatto dalle Relazioni Esterne e Governance e dalle Relazioni con i Media, comunica quali sono le modalità con le quali gli enti creditori diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, devono comunicare all’Agente della riscossione, entro il 31 gennaio 2023, l’adozione dell’eventuale provvedimento di non applicazione dello stralcio “parziale” dei loro crediti di importo residuo fino a 1.000 euro.
Sul sito web dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione, all’interno della sezione “Enti Creditori”, sono presenti tutte le informazioni necessarie e il suddetto modello da inviare esclusivamente tramite PEC all’indirizzo di posta elettronica certificata che viene indicato nel modulo, unitamente ad una copia del provvedimento stesso.