L’ondata di infezioni da Covid 19 che sta colpendo il Paese del Sol Levante continua a preoccupare l’Europa. Per eliminare il rischio di una diffusione via aerea, l’Agenzia sanitaria europea (European Centre for Disease Prevention and Control) raccomanda test e mascherine ffp2 per i voli provenienti dalla Cina.
Ondata di Covid in Cina, le raccomandazioni dell’Eu
Oltre all’esecuzione di test e all’utilizzo di mascherina, l’Europa raccomanda una migliore pulizia e disinfezione dei velivoli provenienti dalla Cina e di considerare (ove possibile) lo stato vaccinale dei membri dell’equipaggio prima dell’assegnazione del servizio. Un’altra raccomandazione è infine di monitorare le acque reflue negli aeroporti con voli internazionali per monitorare la presenta di varianti.
È chiaro che queste misure sono temporanee e sono state concepite come una risposta proporzionata, che può essere applicata in qualsiasi altra situazione comparabile se si verifica una riacutizzazione regionale del Covid.
Afferma Luc Tytgat, direttore della strategia e della gestione della sicurezza dell’Easa (European Union Aviation Safety Agency).
La pubblicazione dell’addendum fa seguito al recente accordo degli Stati membri dell’Ue su un approccio precauzionale coordinato, alla luce degli sviluppi del Covid in Cina.
Cina: “Stop alla quarantena per i viaggiatori in arrivo”
La Cina domenica scorsa ha abbandonato le misure di quarantena del coronavirus per i viaggiatori in arrivo. Tale misura conferma l’intenzione del Paese di voler allentare le restrizioni per arginare il virus.
Ricordiamo che a novembre, le proteste contro la politica cinese zero-Covid si sono estese a diverse città e campus universitari in tutto il paese, con i manifestanti a Shanghai che chiedevano le dimissioni del presidente Xi Jinping. Una settimana dopo, mentre la polizia cinese reprimeva i manifestanti, il paese ha iniziato ad allentare le sue severe regole sulla pandemia.
Ma l’inversione di marcia della Cina sta già portando al più grande focolaio di infezioni nel Paese dall’inizio della pandemia, con il personale medico che fatica a far fronte. Ospedali e crematori sono sopraffatti. L’aumento vertiginoso del numero di pazienti ha già portato allo svuotamento degli scaffali delle farmacie, con persone che accumulano medicinali come il paracetamolo, una medicina comune per curare il dolore e la febbre.