Smettere di fumare non è mai stato semplice soprattutto per coloro che hanno un vero e proprio vizio. Le sigarette per la maggior parte dei fumatori sono una dipendenza e riuscire a smettere diventa la loro mission impossible. Da anni è in atto la campagna contro il fumo con l’aumento dei prezzi di ogni pacchetto di sigarette, la vendita di cerotti antifumo e della sigaretta elettronica, la new entry che sta riscontrando molto successo. Quanto, però, è utile per centrare l’obiettivo? A questa domanda rispondono gli esperti che avrebbero riferito alcuni dettagli interessanti.
Smettere di fumare con la sigaretta elettronica
Da qualche anno sono in vendita le sigarette elettroniche, dispositivi nati e progettati con lo scopo di simulare e sostituire la sigaretta tradizionale sia nell’aspetto che nel loro utilizzo. Esse sono state messe in commercio per limitare il consumo della sigaretta normale e quindi per tentare di fare smettere di fumare. Come tutti sanno, il fumo mette a rischio milioni di persone sia i fumatori che coloro che respirano il fumo passivo. In realtà, però, nessuno ha stabilito con certezza l’efficacia del dispositivo elettronico e sono in tanti a chiedersi quanto sia utile per arrivare alla meta, che, invece, sembra essere sempre più lontana.
Affinché si ottengano almeno in parte dei risultati, vi sono delle regole da seguire che sono:
- Non utilizzare entrambe le sigarette, qualora si scelga quella elettronica bisognerà mettere da parte quella tradizionale.
- Avere consapevolezza del fatto che il dispositivo elettronico fa da supporto ma non va a sostituire definitivamente la sigaretta tradizionale.
- Ridurre l’uso della sigaretta elettronica fino ad arrivare all’eliminazione.
In ogni caso sarebbe meglio chiedere un aiuto al proprio medico o agli esperti del settore che possono dare un supporto in più per iniziare a smettere di fumare.
La risposta degli esperti
Le sigarette elettroniche non sarebbero utili per smettere di fumare. E’ questa la risposta arrivata dagli esperti che negli ultimi anni avrebbero condotto degli studi al riguardo. In particolare si è dedicato all’argomento un gruppo di ricercatori che hanno pubblicato l’indagine su Tobacco Control ed hanno messo in evidenza quali sono gli effetti reali dell’uso del dispositivo elettronico.
Innanzitutto il team di esperti ha osservato le abitudini di 545 consumatori di entrambi i prodotti, sigarette tradizionali e sigarette elettroniche in un periodo compreso tra 2013/2014 e il 2018/2019. I soggetti interessati avevano tra i 25 e i 44 anni, il 54 % era di sesso maschile, il 76% fumava sigarette quotidianamente il 33,5% usufruiva della sigaretta elettronica quotidianamente. L’81,5% supportava il fatto che le sigarette elettroniche fossero meno dannose di quelle tradizionali.
Nel corso della ricerca, la percentuale di fumatori di dispositivi elettronici è diminuita passando dal 76% al 41%. Anche quella dei fumatori tradizionalisti è diminuita ma più lentamente e costante, passando dal 86% al 68%. Lo studio è durato 6 anni e la maggior parte dei partecipanti ha scelto di smettere di fumare la sigaretta elettronica e tornare al metodo tradizionale. Soltanto il 10% ha smesso definitivamente di fumare e il 15% dei doppi consumatori ha continuato ad usare sia il dispositivo elettronico che la sigaretta normale.
“La maggior parte dei consumatori doppi ha mantenuto il fumo di sigaretta a lungo termine o il duplice uso, evidenziando la necessità di affrontare la cessazione di entrambi i prodotti. – affermano i ricercatori – È necessario un monitoraggio continuo delle traiettorie e dei loro predittori, dati i continui cambiamenti nel mercato delle sigarette elettroniche”.
Inoltre, sembrerebbe che l’uso del dispositivo elettronico possa danneggiare i denti proprio come la sigaretta tradizionale. In entrambi i casi, infatti, ci si potrebbe rovinare lo smalto dentale e avere un rischio maggiore di carie.