Dal mese di febbraio aumenterà la busta paga? Che cos’è l’aumento dello stipendio, di cui tutti parlano? Nel 2023 sono previsti una serie di aumenti, agganciati all’introduzione di diversi bonus generati per aumentare il potere di acquisto delle famiglie. Il valore dell’aumento in busta paga non sarà percepito da tutti nella medesima misura, ma sarà variabile in base alla categoria di riferimento. A spingere in rialzo gli stipendi, anche i rinnovi contrattuali in diversi settori, attesi ormai da diverso tempo.

Insomma, nei prossimi mesi dovrebbero essere adottate tante soluzioni, che permetteranno di disporre di una maggiore liquidità mensile.

Osserviamo ora, nel dettaglio, le previsioni sulla crescita strutturale degli stipendi. In particolare, sulla presenza degli interventi legati a bonus e sgravi in busta paga 2023.

Busta paga 2023: nuovo aumento stipendio, ecco chi ha diritto allo sgravio e bonus

Il governo italiano ha previsto per il 2023 una crescita strutturale degli stipendi. D’altra parte, sono presenti diverse disposizioni per contrastare il caro vita e l’inflazione. Per questo motivo, la dote finanziaria disposta dall’Esecutivo, riguarderà la sola copertura dell’anno in corso. Tuttavia, le prospettive future sono buone, tanto le previsioni vertono sull’applicazione di un taglio del cuneo fiscale nella misura del 5 per cento.

L’erogazione dell’aumento sullo stipendio è subordinata, però alla presenza di diverse condizioni e, sicuramente, non arriveranno cifre esorbitanti.

La misura che tanti lavoratori aspettano riguarda bonus contributi, ovvero lo sgravio contributivo. In sostanza, attraverso questo provvedimento il governo italiano punta a ridurre la parte relativa alla contribuzione Ivs a carico del lavoratore, versata dallo stesso in busta paga direttamente all’INPS o altri Enti previdenziali.

Per gli impiegati della P. A., si tratta di una percentuale applicata nella misura tra il 9,19 per cento o dell’8.80 per cento. Da un lato, infatti, già nel corso del 2022, per questi lavoratori è stato applicato un primo sgravio contributivo del 2 per cento, sugli stipendi con un imponibile lordo uguale o inferiore a 2.692 euro.

Ciò detto, ad uno sguardo attento allo stipendio lordo, il valore della parte o quota netta, risulta maggiormente accresciuto, grazie all’abbattimento contributo.

La misura è stata generata per il 2022, solo in seguito è stata rinnovata per il 2023, oltre a essere rafforzata nella percentuale del 3 per cento, per cui i lavoratori possono ricevere un risparmio maggiore, ma entro un valore massimo di 53,84 euro mensili.

Tale sgravio viene applicato su un importo lordo uguale o inferiore a 1.923 euro, per cui coloro che percepiscono una retribuzione più bassa, ricevono un risparmio quantificato nel valore massimo pari a 57,69 euro, così come riportato da money.it.

Aumento stipendio dipendenti pubblici 2023: nuovi bonus da subito

Nella legge di Bilancio 2023 è stato introdotto un bonus in favore dei dipendenti pubblici. Si tratta della possibilità di ricevere un incentivo nella misura dell’1.5 per cento, spalmato sullo stipendio tabellare.

Una sorta di ricompensa erogata per l’assenza del rinnovo contrattuale previsto per il 2022 – 2024, per cui ad esempio coloro che percepiscono uno stipendio di 2.000 euro, riceveranno come bonus una maggiorazione in busta paga del valore di 30 euro lordo.  

Aumento stipendi 2023: le novità per il commercio

Le novità introdotte nella Legge di Bilancio 2023, riguardano anche i lavoratori impiegati nel comparto commercio. Anche in questo caso l’assenza del rinnovo contrattuale viene compensata con un bonus diretto in busta paga. Nello specifico, i lavoratori che rientrano nel IV livello contrattuale hanno diritto a una serie di aiuti lordi distribuiti dal periodo di gennaio e fino ad aprile 2023.

Per questo motivo, tanti lavoratori riceveranno una tantum del valore di 350 euro, ma ripartita in due tranche, la prima di 200 euro nello stipendio di gennaio, mentre la restante parte, ovvero 150 euro nello stipendio di marzo.

Per il mese di aprile 2023 è atteso un ulteriore aumento di 30 euro mensili, a titolo di anticipo per il 2024.

Gli altri lavoratori non sono esclusi dagli aumenti, ma ricevono valori diversi generati dal livello contrattuale di appartenenza.