Virus respiratorio sinciziale dei bambini. Negli adulti causa il raffreddore, o una lieve influenza che si risolve senza cure specifiche. Nei bambini, invece, può causare polmonite o bronchiolite. È il cosiddetto Virus Respiratorio Sinciziale, che da nord a sud sta mandando in tilt i pronto soccorso pediatrici di tutta Italia. In molte aree, l’80% dei posti letto sono infatti occupati da piccoli pazienti affetti da questo virus, che colpisce in modo più serio soprattutto neonati e lattanti. Spesso poi avviene che i casi più gravi siano dovuti alle coinfezioni, infezioni causate da più agenti patogeni contemporaneamente.

Virus respiratorio sinciziale dei bambini: pronto soccorso in tilt

Così si moltiplicano gli accessi in pronto soccorso, e si tratta di accessi record: basti pensare che quest’anno sono il 300% in più rispetto al 2021 e al 2022. Dati che rischiano di tornare a crescere, anche perché asili e scuole primarie hanno appena riaperto dopo la pausa per le vacanze natalizie e i bambini saranno molto più a contatto tra di loro.

La Società Italiana di Pediatria: “il Governo intervenga”

A lanciare l’allarme è la Società Italiana di Pediatria, che sottolinea come le terapie intensive pediatriche siano sottodimensionate e mal distribuite sul territorio, anche rispetto a quelle riservate agli adulti. “Sono condizioni che richiedono un notevole sforzo organizzativo” dicono i pediatri, “il governo intervenga per rafforzarle attraverso nuovi posti letto e l’aumento del personale”. Anche perché, spiegano, assistere i più piccoli nei reparti specializzati significa migliorare in modo significativo la velocità e la possibilità di guarigione perché la strumentazione è tarata su di loro, così come la formazione del personale.