Nuovo stadio di Milano, è bufera sull’abbattimento di San Siro: di fronte alla possibilità radere il Meazza, Inter e Milan costruirebbero il nuovo impianto anche a Sesto San Giovanni, ma proprio il vecchio impianto è al centro di una telenovela sul vincolo e sulla demolizione che ha portato oggi allo scontro anche Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, e Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture. Intanto, il nuovo progetto (che non si sa dove si farà), va avanti e impone alle due squadre di calcio di adottare le modifiche necessarie, prime tra tutte l’aumento della capienza e l’allargamento delle aree verdi. Nel frattempo, la Giunta di Milano è pronta ad adottare a giorni la delibera con la quale dirà sostanzialmente “sì” al nuovo stadio di Inter e Milan. Dovrebbe trattarsi di una risposta definitiva, almeno da quanto emerso dall’incontro tecnico tra i vertici di Palazzo Marino che si è tenuto nella giornata del 10 gennaio. E le due squadre di calcio milanese sarebbero pronte ad accogliere anche la proposta di andare a giocare a Sesto San Giovanni.
Nuovo stadio Milano Inter Milan, il botta e risposta tra Matteo Salvini e Vittorio Sgarbi
La polemica scoppiata nella giornata di oggi tra il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e Vittorio Sgarbi è nata dall’intervista rilasciata dal sottosegretario alla Cultura alla Gazzetta dello Sport. Sgarbi non vuole sentirne parlare di abbattere San Siro per rimpiazzarlo con un nuovo stadio. “San Siro non si tocca – ha detto il sottosegretario – Il vincolo verrà fatto, se loro vogliono fare delle riunioni di Giunta le facciano, se ci tengono ad esercitarsi sul piano dialettico e politico proseguano pure, noi faremo il vincolo comunque”. La risposta di Matteo Salvini non si è fatta attendere: “Dopo anni di lavoro, progetti, incontri e impegno è ora di partire coi lavori. Sgarbi parla a titolo personale e non ha nessuna possibilità di bloccare un progetto atteso da anni. Da milanese, da tifoso e da vicepremier dico ‘avanti futuro'”. E, nel pomeriggio di oggi, è arrivata l’ulteriore replica di Sgarbi: “Salvini per ragioni che non conosco è d’accordo con Sala. A breve il suo mandato sarà finito. E allora Salvini potrà finalmente occuparsi del Ponte di Messina, e anche di uno stadio a Messina, lì sarebbe perfetto“.
Nuovo San Siro, la posizione del Comune di Milano
Se è vero che il sindaco di Milano, Beppe Sala, non è entrato nella polemica, l’incontro di ieri dovrebbe segnare un punto in più per il nuovo stadio da realizzare in zona San Siro. Entro il prossimo 18 gennaio arriverà la delibera della Giunta milanese che sancirà il termine del dibattito pubblico e darà le indicazioni a Inter e Milan per portare avanti il progetto con le dovute modifiche emerse proprio nella fase di dibattito. La prima è quella di aumentare la capienza dello stadio fino a 70mila spettatori, posti in più rispetto al progetto originario, e di non aumentare i prezzi dei settori a basso costo. La seconda riguarda l’intera area del nuovo stadio che dovrà aumentare la superficie di verde fruibile di non meno del 50%; infine, le due squadre dovranno finanziare il piano di interventi di importo superiore che, al momento, segna nel progetto iniziale la cifra di 40 milioni di euro. Da parte sua, il Comune dovrà inserire il progetto del nuovo stadio tra le opere del Piano triennale. A Palazzo Marino sono convinti che l’unico soggetto titolato a mettere un divieto sul vecchio stadio sia la Sovrintendenza ai beni architettonici. Non, quindi, il ministro della Cultura. E che, pertanto, lo stadio si farà nella zona di San Siro una volta che sarà deciso l’abbattimento del vecchio impianto.
Inter e Milan potrebbero andare a giocare a Sesto, i tempi del nuovo impianto
Ma c’è da superare la posizione del governo che sarebbe orientato a non abbattere San Siro che farebbe vacillare l’ipotesi di sostituzione del vecchio stadio con il nuovo. E allora starebbe tornando con veemenza la possibilità di realizzare il nuovo impianto a Sesto San Giovanni, nell’area che fu delle vecchie acciaierie Falck. Insomma, al momento regna l’incertezza, nonostante il via libera del Comune di Milano. Inter e Milan contavano di presentare il progetto esecutivo a inizio del 2023 per aprire i cantieri nel secondo semestre del 2024 e arrivare a inaugurare il nuovo stadio nella stagione 2027-2028 prima di demolire il Meazza. San Siro nel 2026 ospiterà l’inaugurazione dei Giochi Olimpici invernali. Ma adesso queste date sembrano difficili da rispettare e i tempi per il nuovo stadio potrebbero allungarsi ulteriormente.