In occasione dell’appuntamento con Dazn Heroes, l’attaccante del Napoli Giacomo Raspadori ha rilasciato una lunga intervista. Nel capoluogo campano, si respira l’attesa per la sfida di venerdì sera: in un “Maradona” che si annuncia sold-out arriverà la Juventus di Massimiliano Allegri. Una partita che potrà dire molto sul futuro del campionato. Il successo rimediato nell’ultimo weekend con la Sampdoria consente agli azzurri di presentarsi alla sfida con un margine di sette punti di vantaggio. Tra i diversi temi toccati nell’intervista a Dazn, Raspadori si è inizialmente soffermato proprio sul big match della diciottesima giornata di Serie A: “Io protagonista di Napoli-Juventus? Sogno da sempre partite così importanti. Per me è bellissimo giocare a calcio davanti a tanta gente, c’è la pressione giusta. Se sei cosciente di questo poi riesci a godertela pienamente. La maglia del Napoli è prestigiosa perché è stata indossata da tanti calciatori importanti. Le casacche dei primi goal in campionato e in Champions le sto custodendo con grande cura. Sono ancora sporche da campo: quelle non si lavano”.
Raspadori, l’intervista: “Napoli è stata la prima scelta”
Nell’intervista rilasciata a Dazn, Raspadori fa un passo indietro e ritorna sul trasferimento che lo ha portato dal Sassuolo al Napoli. Una trattativa lunga, in cui ha prevalso la volontà del calciatore di vestire l’azzurro: “Per me è stata la prima scelta. Sentivo il forte interesse della società, ero convinto che era il momento giusto di alzare l’asticella. Ho scelto Napoli in un attimo. Stiamo esprimendo il miglior calcio, possiamo ancora migliorare”. Il giudizio positivo sull’andamento della squadra è ben presto seguito dalle parole al miele che l’attaccante riserva alla città: “Svegliarsi la mattina e vedere il mare da Posillipo è una cosa a cui noi emiliani non siamo abituati. Mi piace molto il centro, vorrei avere l’occasione di approfondire i Quartieri Spagnoli. Sono stato a Piazza Plebiscito, ho portato i miei nonni quando sono arrivati qui”. Fondamentale, per la sua crescita, l’incontro con Luciano Spalletti: “Sto cercando di migliorare insieme a lui tutti quei dettagli che possono essere un valore aggiunto in funzione della squadra, che possono dare anche modo a me, come singolo, di potermi esprimere”. Alla domanda specifica su cosa ruberebbe ai compagni di squadra in attacco, l’ex Sassuolo risponde: “Osimhen, il colpo di testa. Simeone, il movimento in area. Politano, il tiro a giro. Kvaratskhelia e Lozano, l’uno contro uno”.
Non solo l’azzurro Napoli: Raspadori e il futuro in Nazionale
Ma nel futuro di Raspadori non c’è solo l’azzurro Napoli. La Nazionale resta un altro, grande obiettivo per l’attaccante. Il Commissario Tecnico Roberto Mancini ha dimostrato sin da subito di nutrire grandi aspettative nei riguardi del calciatore. E con l’avvio del nuovo corso della Nazionale italiana, l’attaccante sembra sempre più al centro del nuovo progetto tecnico: “Mancini mi ha concesso una grande occasione – ha aggiunto Raspadori – pur avendo poche partite in Serie A: quella di entrare a far parte del gruppo della Nazionale che, alla prima convocazione, è arrivato a vincere l’Europeo. È stata un’emozione fortissima. Non smetterò mai di ringraziarlo. Ora tocca a noi andare a ricostruire, cercare di portare l’Italia dove merita di stare. Qui i talenti ci sono. Basta avere l’entusiasmo giusto, la voglia di crederci e essere ambiziosi: si possono fare grandi cose”.