Da metà gennaio torna il freddo e la neve su molte regioni italiane. Le temperature eccezionalmente miti dell’ultimo periodo, faranno spazio a un clima più consono alla stagione in corso. Il tutto dovrebbe iniziare a partire da domenica 15 gennaio, quando il freddo inizierà a farsi sentire dapprima in montagna, per poi estendersi anche nelle pianure e sulle coste. Dopo le piogge che oggi e domani interesseranno alcune aree della Penisola, la rimonta dell’alta pressione e dl bel tempo avrà vita breve. Già da domenica infatti una nova perturbazione si avvicinerà al nostro paese determinando un calo consistente delle temperature con annesse nevicate che potrebbero (il condizionale è d’obbligo) interessare anche l’Appennino, facendo tirare un sospiro di sollievo a tutti gli operatori del comparto sciistico dopo un inizio di stagione non certo brillante.
Freddo e neve, da metà gennaio temperature in picchiata e stagione in ripresa. I dettagli
L’Anticiclone delle Azzorre, il principale responsabile di questa primavera anticipata, tornerà a ritirarsi verso il proprio luogo di origine, quindi verso le Isole Azzorre ,in pieno Atlantico. Il suo abbraccio protettore lascerà dunque il Mediterraneo, permettendo alle correnti polari marittime dal Mare del Nord potrebbero affondare il colpo verso Sud. Da domenica sono attese precipitazioni, nevose localmente anche a bassa quota ad inizio della nuova settimana in Pianura Padana e a quote collinari sulla dorsale appenninica con temperature verso la media del periodo. Non si tratta di un’ondata di gelo di eccezionale portata, quanto piuttosto di un rientro fisiologico delle temperature nelle medie del periodo. Il fatto stesso che già questo faccia notizia la dice lunga sul reale problema del cambiamento climatico e il surriscaldamento globale. I mesi di gennaio e febbraio sono tradizionalmente i più freddi dell’anno, lo scarto di dieci gradi sopra la media registrato durante le feste di Natale, ad esempio, comporta notevoli rischi non solo per la vegetazione, ma anche per la salute. Il freddo, infatti, allontana il rischio di contrarre le malattie tipiche dell’inverno, prime fra tutte l’influenza o le patologie respiratorie, i cui virus e batteri si annidano più facilmente in ambienti caldi e chiusi. Molti esperti, infatti, ritengono che la recrudescenza dei sintomi influenzali, che quest’anno sembrano colpire con particolare ferocia, dipenda in parte anche dalle particolari condizioni meteo non certo in linea con la stagione in corso. Nell’attesa dello switch atteso per metà mese, ci aspettano ancora giornate con massime oltre i 15°C, giornate che ricorderanno più l’autunno che l’inverno.
Il tempo previsto nel dettaglio
Il tempo di oggi sarà in prevalenza sereno con punte di 17 gradi in Sardegna, Sicilia e Calabria. Dalla sera una veloce perturbazione porterà qualche piovasco al Nord ed in Toscana. Stanotte, invece, le piogge attraverseranno le regioni centrali e domani il maltempo interesserà il Sud con qualche nuova nevicata sui 1200 metri tra Abruzzo e dorsale meridionale. Poca cosa dal momento che il sole tornerà subito protagonista, anche se per poco. Da domenica 15 gennaio, si è detto, si potrà assistere ad un generale cambiamento: sono attese precipitazioni dapprima su Liguria e Nord-Est e da lunedì anche lungo il versante tirrenico; da martedì infine il maltempo potrebbe colpire in modo diffuso gran parte dell’Italia con possibile neve a bassa quota. Quando si parla di meteo bisogna essere cauti: modelli previsionali sono spesso soggetti a ribaltoni eclatanti che stravolgono le previsioni da un momento all’altro. Nel caso specifico si spera non essere così: il paesaggio brullo delle montagne senza neve in pieno inverno è uno spettacolo desolante.