Incendio Nuoro oggi un uomo di 70 anni è morto asfissiato all’interno della sua abitazione. Sono in corso di accertamento le cause dell’incendio. Ad accorgersi delle fiamme è stata un’auto della polizia che ha fatto scattare l’allarme. Gli agenti sono intervenuti subito allertando gli altri condomini. Il palazzo è stato sgomberato. L’origine del rogo sarebbe accidentale.
Incendio Nuoro oggi, il tragico bilancio
Un uomo di 70 anni è deceduto in seguito ad un incendio divampato nel suo appartamento in via Peppino Catte, nel centro di Nuoro. La vittima è Giampiero Cancedda, geometra in pensione. L’allarme è scattato intorno alle 6 e poco dopo nell’abitazione sono giunte tre squadre vigili del fuoco con 20 persone e un’autobotte che hanno iniziato a spegnere le fiamme per poter entrare nella casa. Quando i soccorsi sono giunti sul posto per l’uomo non c’era nulla da fare. Al momento dell’incendio la moglie della vittima non era in casa. Non sappiamo se fosse fuori per motivi personali o di lavoro. Il palazzo è stato sgomberato dalle forze dell’ordine ma in queste ore i residenti stanno rientrando nelle proprie abitazioni. Nelle prossime ore verrà effettuato un sopralluogo più preciso al fine di accertare l’origine dell’incendio. Le ipotesi che si fanno strada sono quelle di un corto circuito o di un malfunzionamento di una stufa. E’ presumibile ritenere che l’uomo avesse lasciato acceso un oggetto di riscaldamento.
Il racconto dei testimoni
Un residente del palazzo ha raccontato di aver ricevuto una telefonata da parte dell’amministratrice condominiale: “Mi ha chiamato l’amministratrice del condominio per avvertirmi che c’era un incendio in corso. Sono sceso subito assieme a mia moglie e ai miei figli”. Quando è scattato l’allarme incendio alcuni condomini stavano ancora dormendo: “Stavamo dormendo, ci siamo alzati, siamo corsi verso la porta ma c’era tanto fumo ed era impossibile uscire”. Il condomino è uscito sul balcone assieme alla sua famiglia in attesa che intervenissero i vigili del fuoco.
Incendio in carcere minorile a Roma, cinque intossicati
Questa mattina è scoppiato anche un altro incendio a Roma al primo piano del carcere minorile di Casal Del Marmo. Cinque persone sono rimaste intossicate. Due giovani detenuti e tre agenti sono stati trasportati all’Ospedale Pertini. Stando alle prime informazioni, due detenuti avrebbero dato fuoco ad alcune suppellettili all’interno della cella. Al momento gli inquirenti stanno cercando di capire se si sia trattato di una forma di protesta. In fiamme anche alcuni materassi. La miccia che ha scatenato il putiferio è stata la notifica di un provvedimento disciplinare, nella mattinata di martedì, a uno dei due detenuti di origini tunisine e marocchine. Nelle prossime ore sarà depositata un’informativa dalle forze dell’ordine alla Procura di Roma. Nei mesi scorsi il sindacato autonomo polizia penitenziaria aveva fatto un appello a monitorare la situazione. Nonostante i reiterati allarmi però non è successo nulla fino a ieri sera. Il segretario generale del Sappe esprimendo vicinanza e solidarietà ai poliziotti di Casal del Marmo ha dichiarato: “Le fiamme ed il denso fumo propagato potevano essere letali”.
Incendio in capannone agricolo a Campolongo, nessun ferito
Un incendio è divampato di notte a Campolongo Maggiore in un capannone agricolo di circa 300 metri quadri. Nessuna persona è rimasta ferita. I pompieri hanno iniziato le operazioni di spegnimento evitando che il rogo si propagasse. Sono stati segnalati danni all’interno del capannone a tutte le attrezzature messe a deposito. Il tetto ventilato è stato sezionato e per metà parte salvato. Le cause del rogo sono in fase di accertamento.