Millennials chi sono? Per alcuni potrà sembrare una domanda sciocca ma in realtà la risposta è meno ovvia del previsto. Perché si tratta di un’etichetta generazionale di cui, in realtà, si sa poco. Nasce come punto di riferimento della comunità scientifica di Scienze della Comunicazione ma ormai è il target principale di molte aziende. E allora ha senso, ed è utile, capire davvero come sono rappresentati i giovani che ne fanno parte e quale stile di vita li mette in condizione di far parte di questa cerchia. Ecco qualche informazione preziosa in tal senso.

Millennials chi sono, la scienza

La necessità di fare ordine in tal senso nasce dal fatto che pochi termini creano più confusione di questo nelle persone. Si tratta di una parola entrata ormai nel lessico comune, ma che pochi addetti ai lavori utilizzano correttamente e conoscono nel suo reale significato. Spesso, il termine viene associato ad altri come “Boomer” o “Zoomer” in teorie di Comunicazione nelle quali moltissime persone faticano a fare distinzione e capire bene significati e contesti d’uso di queste modo di esprimersi. Per capire bene il significato del termine è intelligente partire dalla traduzione letterale di Millenials che è, più o meno, “generazione del millennio”.

Gli scienziati della Comunicazione includono i ragazzi di questo cluster nella Generazione Y, che riguarda le persone nate in un preciso periodo storico. Per fare ordine concettuale, questa è la sequenza corretta delle generazioni:

  • Generazione X, le persone nate tra il 1965 e il 1980
  • Generazione Y, tra il 1981 e il 1996
  • Generazione Z, i nati dal 1997 in poi

Prima ancora ci sono i Boomer, che sono quelli nati nei vent’anni che seguono la fine della Seconda Guerra Mondiale, così chiamati perché nati nell’era del “boom economico”. Ecco perché un primo comune errore è chiamare “boomer” gli adulti che al momento sono delle Generazione X, come dimostra anche il programma televisivo di Alessia Marcuzzi “Boomerissima”.

Lo stile di vita

E’ ovvio che includere un ragazzo o una ragazza nella ricerca “Millennials chi sono” non è qualcosa che si limita alle sue caratteristiche anagrafiche. Si tratta di un insieme di giovani che condivide anche una serie di valori, esperienze e comportamenti che finiscono per connaturarli. Secondo il corso di laurea in “Influencer and Leadership Studies” della facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università Niccolò Cusano:

“I Millennials sono cresciuti in un’epoca particolare, segnata dal profondo cambiamento della società. Anni di conquiste, di nuovi valori e nuovi orizzonti, di avanzamento sociale e progresso tecnologico, ma anche di una profonda crisi, di un sistema giunto al collasso che ha creato una spaccatura profonda tra i Millennials e le generazioni passate, sia i Boomer che la Generazione X. Il termine Millennials viene usato in modo diverso, sostanzialmente, a seconda di chi lo usa: gli stessi Millennials non questo termine sfoggiano il loro senso d’appartenenza alla loro generazione, difendono il sistema di valori che li contrassegna e che li distingue. Se usato dagli altri, il termine il più delle volte ha una valenza negativa, ma comunque non come altri termini come boomer, questo usato con chiara accezione negativa sia dai Millennials che dai più giovani esponenti della Generazione Z.”

Millennials chi sono, l’equivoco

Per fornire un quadro definitivamente chiaro sul tema, c’è da togliere dal tavolo un grande malinteso che spesso si crea quando si parla di Millennials e Generazione Z. Secondo la definizione classica, infatti, è stato spiegato che i Millennials sono quelli venuti al mondo fino al 1996 mentre gli Zoomer quelli dal 1997 in poi. Ormai, però, nell’uso comune, anche per comodità, i Millennials hanno allargato il loro “campo d’azione” e arrivano a identificare tutti i nati fino alla fine del secolo, il 1999, mentre gli Zommer solo i nati nel nuovo secolo. Questo significa una cosa:

“Le persone che sono nate dal 1997 al 1999 si trovano in questo limbo dove entrambe le definizioni li connaturano. C’è da dire, che la sostanziosa differenza si percepisce con la Generazione Z”

Il mercato vuole conquistare i Millenials perché hanno un doppio potere d’acquisto. Per questioni anagrafiche ancora dispongono delle finanze dei genitori ma, grazie ai nuovi mestieri che iniziano presto (pensiamo all’influencer), hanno anche soldi loro da spendere. Arrivare a loro significa darsi una doppia opportunità di vendere il prodotto o il servizio.