È stato trovato un pacco contenente uranio a Heathrow, il più grande e importante aeroporto di Londra. Ad indagare sulla vicenda ora c’è l’antiterrorismo: l’obiettivo è quello di scongiurare le minacce radioattive già tristemente famose e che hanno portato in passato all’uccisione nella capitale britannica dell’ex ufficiale del Kgb, Alexander Litvinenko, o il tentato assassinio 12 anni dopo a Salisbury della spia doppiogiochista russa Sergej Skripal e di sua figlia Yulia. La notizia, riportata da The Sun, è stata ripresa da diversi media inglesi. Il pacco proveniva dal Pakistan ed era arrivato con un volo dall’Oman. Il materiale radioattivo è stato segnalato da uno scanner mentre veniva trasferito in un capannone merci dopo una spedizioni di metallo.
Pacco con uranio all’aeroporto di Heathrow, Londra. La vicenda
Il ritrovamento del pacco è avvenuto lo scorso 29 dicembre e, nonostante contenesse uranio in piccolissime quantità, era comunque in grado di mettere in pericolo la vita di agenti e passeggeri. Per tale motivo Scotland Yard si è immediatamente attivata, anche perchè il materiale radioattivo, secondo quanto riportato dal Sun, poteva essere utilizzato per creare “bombe sporche”, ossia ordigni esplosivo con elementi radioattivi, appunto. il pacco era destinato a una ditta iraniana residente nel Regno Unito, ed è arrivato dal Pakistan e poi su un aereo dall’Oman. Al momento non ci sono stati arresti dal momento che le indagini sono ancora in corso. Ovviamente nessuno può sapere con assoluta certezza cosa avrebbero potuto fare gli iraniani con un materiale così pericoloso. Richard Smith, capo del dipartimento antiterrorismo di Scotland Yard ha detto: “Voglio rassicurare il pubblico sul fatto che questo materiale sia stato rivenuto in quantità molto piccole e dunque non pone alcuna minaccia al pubblico, anche se stiamo ancora indagando. Sebbene la nostra indagine sia ancora in corso”, continua, “dai nostri accertamenti il pacco non sembra essere collegato ad alcuna minaccia diretta. Come il pubblico si aspetterebbe, tuttavia, continueremo a seguire tutte le linee di indagine disponibili per garantire che ciò avvenga definitivamente”, ha concluso. Il caso, tuttavia, non sembra essere isolato. Pochi giorni fa in Germania sono stati arrestati due terroristi islamici che stavano pianificando un attentato con armi chimiche (cianuro e ricina in quel caso) anche se, fanno sapere le autorità tedesche, i due non avrebbero agito per conto delle autorità statali di Teheran. Seguendo la pista iraniana, tra qualche settimana, secondo quanto riportato dal Telegraph, le Guardie Rivoluzionarie “pasdaran” potrebbero essere classificati dal Regno Unito come organizzazione terroristica. Questo complicherebbe non poco i rapporti già tesi tra i due Paesi, dal momento che i cosiddetti “custodi della Rivoluzione” verrebbero equiparati ai gruppi terroristici più pericolosi come Al Quaeda e Isis. Il direttore generale dell’MI5 britannico Ken McCallum, del resto, aveva parlato di almeno 10 tentati assassinii di cittadini britannici da parte dell’Iran nell’ultimo anno. Intanto è iniziata la ricerca per rintracciare tutti i possibili complici coinvolti nella spedizione. Si resta in attesa di ulteriori sviluppi.