Valanga Valle Spluga un uomo è stato travolto e ucciso da una slavina nei pressi di Madesimo. La zona è abbastanza impervia e questo sta rendendo difficoltose le operazioni di recupero. Al momento ci sono sul posto diverse squadre della Scuola alpina della Guardia di Finanza, i militari esperti del Soccorso Alpino della Guardia di finanza di Madesimo unitamente agli uomini della VII Delegazione di Valtellina e Valchiavenna del Soccorso Alpino che stanno tentando di ricostruire quanto accaduto. Il masso di neve che ha travolto l’uomo si è staccato vicino al rifugio Bertacchi, al momento chiuso, a quota 2000 metri. A lanciare l’allarme sono stati altri due escursionisti. Non si conoscono ulteriori dettagli sull’identità della vittima. Esclusa la presenza di altri feriti.
Valanga Valle Spluga, la ricostruzione della dinamica
Stando ad alcune ricostruzioni, il sessantenne si era incamminato per il rifugio Bertacchi nel tentativo di recuperare le cose che aveva lasciato al suo interno e in particolare per riprendersi i suoi due cani husky. Un paio di giorni prima i cani si erano persi durante un’escursione ed erano stati ritrovati dai militari del Sagf-Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Madesimo, coordinati nelle ricerche dal comandante Alessia Guanella. Le ricerche si erano concluse nel migliore dei modi tanto che il sessantenne aveva poi ringraziato i soccorsi che si erano attivati: “Sto bene, sono in condizioni abbastanza buone. Grazie per quello che avete fatto”. Dal Soccorso Alpino avevano spiegato che: “L’uomo un paio di giorni fa aveva chiesto soccorso perché era in difficoltà nella zona del Passo Emet, al confine con la Svizzera; alla fine era riuscito a rientrare in modo autonomo. L’uomo poi era risalito ma il mancato rientro ha fatto ripartire le ricerche”. I cani erano poi stati lasciati liberi di muoversi nella zona e nella giornata di oggi il sessantenne aveva deciso di andare a controllare che stessero bene. Oggi però poco prima delle 13 si è verificata la tragedia. L’uomo, residente a Ballabio e di nazionalità romena, insegnante di Matematica e di Educazione fisica in una scuola del posto è stato travolto e ucciso da una massa di neve che non gli ha dato scampo. Michele Buga è morto sul colpo. Dopo le difficili operazioni di recupero, la salma è poi stata ricomposta all’obitorio dell’ospedale di Chiavenna, mentre i pubblici ufficiali delle Fiamme Gialle si sono adoperati per contattare al più presto i familiari dello straniero che risiedono nell’Est Europa.
La valanga in Val Gardena, gravissimo un carabiniere
Nella giornata di oggi un carabiniere è stato travolto da una valanga mentre stava facendo un addestramento assieme a due colleghi in Val Gardena. I compagni che erano con lui sono rimasti illesi. Stando ad una prima ricostruzione, l’uomo aveva anticipato i due colleghi mentre stavano attraversando un punto delicato dell’escursione e in quel momento è stato travolto dalla valanga. I compagni hanno subito lanciate l’allarme. L’istruttore è stato localizzato ma sono state complesse le operazioni di recupero in quanto l’uomo si trovava sotto 3 metri di neve. Una ventina di uomini hanno scavato per trovare il maresciallo: quando l’hanno trovato la sua temperatura corporea era scesa sotto i 25 gradi. L’uomo stava andando in ipotermia ma il medico è riuscito a rianimarlo sul posto. Il ferito si trova all’ospedale di Bolzano. L’uomo è in gravissime condizioni e lotta tra la vita e la morte. Attualmente il rischio di valanghe in Val Gardena è valutato tra uno e due gradi su 5, quindi tra basso e moderato.